Da qualche anno ho in mente l’idea per una serie di romanzi, che però non mi sento ancora pronta a scrivere. L’argomento mi appassiona, l’ambientazione anche, i personaggi sono tutti ben tratteggiati. E allora perché tentenno? Perché non credo di avere ancora la competenza necessaria per affrontare in modo credibile certe scene. E quindi, mentre mi dedico ad altro (e questo potrebbe essere argomento di un post) continuo a fare ricerca.
Se anche tu sei una persona scrupolosa come me, probabilmente ti sarai ritrovata a posticipare dei progetti proprio per questo motivo: non pensi di saperne ancora abbastanza e quindi continui a ricercare. Il che ti fa onore. Com’è brutto trovarsi tra le mani un libro pieno di imprecisioni o errori evitabili! Di sicuro ti sarà capitato di leggerne uno in cui hai avuto l’impressione che l’autore o l’autrice non sapessero assolutamente nulla sull’argomento e ti sei riproposta che a te non sarebbe capitato mai e poi mai.
Perché è utile fare ricerca
- ti permette di scrivere di ciò che ti piace. Non possiamo sapere tutto di tutto e come ti dicevo qui, se ci limitiamo a scrivere solo di ciò che conosciamo, il campo d’azione si restringe moltissimo. Nulla ti vieta però di scrivere di un argomento che ti piace, imparando quello che non conosci attraverso la ricerca;
- ti permette di verificare ciò che sai già. A volte le nostre conoscenze sono più lacunose di quello che pensiamo. Se fai ricerca su un argomento che conosci, puoi verificare i fatti ed evitare svarioni dettati dalla convizione di sapere tutto quello che serve;
- ti permette di avere nuove idee. Fare ricerca è un po’ come fare brainstorming. Più apprendi di un argomento e più le idee cominciano a scoppiettarti in testa come popcorn.
Perché rischi di fare troppa ricerca
Innanzitutto, fare ricerca è un istinto innato nell’essere umano. Già gli uomini della caverne, a loro modo, facevano ricerca per vivere meglio. Mettersi in bocca bacche sconosciute, battere nuovi sentieri, seguire impronte gigantesche sul terreno, cos’era, se non ricerca? La ricerca, già a Mr Neanderthal, serviva per diventare più competente e, nel suo caso, arrivare vivo a sera. Tuttavia, come per lui, a volte la troppa ricerca può risultare deleterea (le impronte giganti no, meglio non seguirle, vero?).
Ecco quindi le trappole in cui rischi di cadere se non stai attenta:
- continui a fare ricerca per placare un senso di insicurezza che, invece, paradossalmente alimenti. Quando le informazioni si accumulato nella testa, rischiano di creare un sacco di confusione e di bloccarti perché non sai più da che parte prenderle o come recuperarle quando servono.
- rimandi all’infinito il momento in cui comincerai davvero a scrivere, a quando avrai letto un certo libro, un certo articolo ecc… anche se poi sai che dopo di quello ce ne sarà un altro, e poi un altro;
- cominci a ricercare per il semplice gusto di farlo invece che perché ti serve e così parti dalla ricerca sulle coltivazioni di canna da zucchero in Brasile e ti ritrovi a spulciare le ricette per la colomba di Pasqua senza burro sul sito di qualche foodblogger; o, perggio ancora, sviluppi dipendenza dal senso di euforia che ti porta la scoperta di un’informazione nuova.
I sintomi? Be’, accumuli libri da leggere, ti sembra di non saperne mai abbastanza e allo stesso tempo ti senti bloccata.
Tre consigli per smettere di fare ricerca e cominciare a scrivere
- Crea un diario della ricerca, in cui prendere nota in modo organizzato delle informazioni che raccogli o che ti sembrano importanti per la tua storia. Così eviterai di dover pescare nella memoria o tra la pila di volumi che hai letto finora.
- Stabilisci un limite. Tipo, che farai ricerca fino alla fine del mese, o fino a marzo. Io, per esempio, ho deciso che farò ricerca per quel progetto di cui ti parlavo all’inizio mentre sto scrivendo un altro romanzo. Dopo, stop. Comincerò a scrivere la nuova serie. Per Non c’è gusto senza te, Gloria e io ci siamo date un mese di tempo per fare ricerca e durante quel mese abbiamo visitato un laboratorio di cioccolato, la cucina di un ristorante, abbiamo fatto sopralluoghi in giro per Milano, fotografando scorci utili per la storia, abbiamo passeggiato per le vie virtuali di Cisternino.
- Comincia a scrivere. Spesso, di un certo argomento basta saperne quel tanto per inquadrare la questione ed evitare sfrondoni colossali. Raccogli informazioni sufficienti a stabilire una trama di massima e poi avanti, metti mano alla tastiera e dacci dentro. Puoi sempre soffermarti sui dettagli in un secondo momento e ricercare in parallelo alla scrittura. Nessuno ti impedisce di chiedere pareri a qualche esperto mentre scrivi. Oppure lasciare sul vago certi passaggi in modo da poterci tornare in un secondo tempo. L’importante è che tu sappia dove ci sono dei buchi e torni in seguito a tapparli.
Dove fare ricerca?
A seconda dell’argomento, puoi fare ricerca in tantissimi modi diversi e affidandoti a risorse di ogni tipo: libri, riviste, film, viaggi, amici… Nel mio manuale SCRIVERE ROSA, trovi una sezione intera dedicata ai suggerimenti su come trovare le informazioni che ti servono per scrivere.
MA SE VUOI PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO, OLTRE A FARE RICERCA, DEVI ANCHE METTERE BENE A FUOCO I PERSONAGGI DEL TUO ROMANZO. SE TI È GIÀ CAPITATO DI AVERE LA SENSAZIONE CHE NON SIANO INCISIVI COME VORRESTI O CHE LE LETTRICI NON SI INNAMORERANNO DI LORO, SCARICA LA SCHEDA PERSONAGGIO CHE TI REGALO SEGUENDO IL LINK QUI SOTTO. IN QUESTO MODO TI ISCRIVERAI ALLA MIA NEWSLETTER E SARAI TRA LE PRIME A SCOPRIRE TUTTI I DETTAGLI DI
Photo Credits: Edy Tassi TradAutrice
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