Questo è l’ultimo post sul tempo per scrivere. La settimana scorsa ti ho lasciata con una citazione di E.B. White, oggi esordisco con un bellissimo proverbio africano.
When you pray, move your feet
che per certi versi è un rafforzativo delle parole di White con cui ho chiuso il mio ultimo post, non credi? Se non agisci, qualsiasi preghiera rischia di restare inesaudita. E lo stesso vale per la scrittura. Ecco perché oggi mi soffermo su un altro aspetto legato al tempo per scrivere. Anche se trovi il tempo, infatti, ma quando lo hai trovato lo usi in modo poco efficace o furbo, rischi di abbandonare l’impresa nel giro di poco. So di cosa parlo. In passato mi sono lanciata in maratone estenuanti sfruttando le ore nel weekend, ma poi abbandonavo il lavoro fino al weekend successivo e a quel punto ci mettevo un sacco a riprendere il filo; oppure, se avevo “solo” dieci minuti mi dicevo che in fondo non sarei riuscita a fare granché e quindi… perché provarci?
In entrambi i casi, mi sbagliavo. E un po’ alla volta ho imparato a sfruttare meglio il tempo, indipendentemente dal fatto che si tratti di un pomeriggio intero la domenica, o di un quarto d’ora prima di cena.
In questo post, quindi, troverai alcuni consigli semplici e pratici per sfruttare nel modo migliore il tempo che hai tanto faticosamente trovato.
DECIDI IN ANTICIPO COME INPIEGHERAI IL TEMPO
RISPETTA LA REGOLA DI PARETO. La settimana scorsa ti ho già dato alcuni consigli, dicendoti di pensare sempre al tuo progetto e di tenere sottomano sinossi e scaletta. Oggi approfondisco il concetto sfruttando la legge di Pareto. Se non la conosci, la legge di Pareto dice che l’ottanta percento di ciò che ottieni, dipende dal venti percento di ciò che fai. Sorprendente, vero?
Ti invito quindi a individuare qual è il venti percento così utile alla scrittura e a cominciare a mettere in pratica quello ogni volta che riesci a ritagliarti il tempo per scrivere. A seconda della fase in cui ti trovi il venti percento può cambiare, ovviamente, quindi sta a te stabilire in che punto sei e qual è la cosa più utile. In un certo momento potrebbe essere fare ricerca su un argomento specifico, quello successivo potrebbe essere smettere di fare ricerca perché la cosa ti ha preso la mano e stai tergiversando da tre settimane sulla sfumatura esatta di rosa del rossetto che si mette la tua protagonista. Come regola generale, tutto quello che non fa avanzare la storia non rientra mai nel venti percento di Pareto.
TROVA IL TRAGUARDO PIÙ VICINO. Se pensi al tuo progetto come a un impegnativo “voglio scrivere un libro”, è molto probabile che l’impresa ti sembri enorme e irraggiungibile. Il rischio di rinunciare ancora prima di cominciare è altissimo. Invece di pensare a questo compito arduo e gigantesco, scomponilo in piccoli traguardi. Individua il primo piccolo traguardo (che rispetti il suggerimento sulla regola di Pareto) e impegnati con tutta te stessa a raggiungerlo. Un esempio? Stabilire l’obiettivo della protagonista. O trovarle un nome. Scrivere un’idea di scaletta. Visitare un certo luogo.
POCHI MINUTI SONO MEGLIO DI NIENTE
Come ti ho detto, in passato pensavo che se non avessi avuto almeno qualche ora da dedicare alla scrittura, allora non valeva nemmeno la pena di accendere il pc. Oggi sono di tutt’altro parere. Penso che, soprattutto se sei agli inizi, e soprattutto se fai davvero fatica a ritagliarti intervalli più ampi, sia perfetto cominciare anche con pochissimi minuti proprio per far diventare la scrittura un momento abituale della tua giornata.
PUNTA UN TIMER. Prenditi l’impegno di puntarlo ogni giorno per 10 o 15 minuti. Non importa se ti sembrano pochi. Rispetto a niente, 10 minuti possono rappresentare, nel tempo, un importantissimo passo avanti. Fallo per un mese e poi guarda quanto hai scritto! Questo metodo inoltre è utilissimo per tenere sotto controllo il critico interiore che, in un intervallo di tempo così breve, non ha occasione di attivarsi.
RUBA IL TEMPO. Se proprio non riesci a programmare prima nemmeno il momento in cui potrai puntare il timer, allenati a “rubare” 10 minuti di tempo ogni giorno. Fallo scientificamente, per esempio portando sempre con te qualcosa su cui scrivere. Non importa se quelli che butti giù ti sembrano pensieri scollegati dal resto o se dovrai tornarci sopra. L’importante è scrivere. E vuoi non trovare dieci minuti? Rubali prima di cominciare a lavorare. Rubali prima di mettere l’acqua sul fuoco. Diventa in maniera sistematica una ladra di minuti.
Un modo furbo per farlo, per esempio, è di creare dei “ritardi volontari”. Quando arrivi con la macchina sotto casa, nel parcheggio del tuo ufficio o in quello del supermercato, fermati cinque minuti a dettare qualcosa nel cellulare. Impara a ritagliarti attimi di scrittura prolungando le attività quotidiane in cui sei sola. Sei andata a fare la spesa? Ci hai messo dieci minuti in più perché ti sei fermata a dettare. Chi può scoprirlo? Se impieghi dieci minuti in più a rientrare dal lavoro, c’era traffico! Chi può sapere che ti sei fermata in quel parcheggio a dettare? Sono minuti tuoi, dei quali non devi rendere conto!
STABILISCI UN LIMITE DI PAROLE. Se il tempo non è un parametro che senti tuo amico, puoi decidere di focalizzarti sul numero di parole. Decidi, per esempio, di scrivere 250 parole al giorno. O 500. Non è obbligatorio passare ore e ore seduta alla scrivania. Parti in piccolo. La prospettiva di scrivere un intero capitolo, se sei agli inizi, è come un peso sul petto, che ti toglie il respiro. Sfrutta l’effetto valanga.
Come nel caso dei minuti, se scrivi poche parole al giorno, tutti i giorni, la storia comincerà a prendere forma e a quel punto, vedrai che fisiologicamente, inizierai a scrivere di più, perché si innescherà una sorta di effetto valanga, ti sentirai sicura, entusiasta, scrivere non sarà più un peso ma la storia ti trascinerà e arriverai a scrivere magari un intero capitolo, o perfino due, facendo le tre di notte, perché ormai sei un treno in corsa (credimi, succede!).
SFRUTTA LA TECNOLOGIA. Recentemente mi sono imbattuta in un sito molto molto interessante, che forse non conosci. Si chiama Pacemaker ed è perfetto se vuoi creare un ritmo di scrittura costante. Ti aiuta a individuare un obiettivo, stabilire una strategia, calcolare i tempi necessari per raggiungere l’obiettivo, registrare i progressi e arrivare vittoriosa al traguardo!
Infine, un consiglio che vale per la scrittura ma anche per tutti i tuoi progetti in generale. SEGNATI IN AGENDA GLI APPUNTAMENTI CON LA SCRITTURA. Se conosci il detto, “Se non è in agenda non esiste”, ti renderai conto che vale anche per la scrittura. Quindi, ogni giorno o ogni settimana, guarda l’agenda e identifica il momento in cui potrai dedicarti al tuo progetto narrativo, tira una riga e prenotalo per la scrittura.
ECCOCI ALLA FINE. SPERO CHE I MIEI POST TI SIANO STATI UTILI. SE È COSÌ, FAMMELO SAPERE CON UN COMMENTO O CONDIVIDILI SUI SOCIAL. E SE NON SEI ANCORA ISCRITTA ALLA MIA NEWSLETTER (trovi i form un po’ ovunque nel mio sito), TI CONSIGLIO DI FARLO AL VOLO, PERCHÉ SOPRATTUTTO IN QUESTI GIORNI, NE VALE VERAMENTE LA PENA!
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