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Tempo per scrivere: ecco 8 strategie magiche

Edy Tassi | 30 Ottobre 2019 | Motivazione, Organizzazione, Vita da autrice

Tempo per scrivere: ecco 8 strategie magiche

Non so tu, ma io sono una a cui, dopo un certo numero di discorsi filosofici (li trovi qui e qui), piace passare al sodo. E visto che parliamo di tempo per scrivere, è ora di passare a un po’ di consigli concreti per riuscire a trovarlo. Nessuno ha la bacchetta magica e, come avrai capito, se la prima a mettersi i bastoni tra le ruote sei tu, difficilmente arriverà la fata madrina che, invece di un abito azzurro, ti consegnerà un orologio con venticinque ore, speciale speciale per te.

E.B. White diceva:

“Uno scrittore che aspetta le condizioni ideali per scrivere, morirà senza aver messo una parola per iscritto”

In altre parole, non limitarti ad aspettare, ma datti concretamente da fare perché ciò che desideri si realizzi. E quindi è proprio la citazione che fa al caso tuo, visto che la fata madrina non c’è e puoi contare solo su te stessa. Anche se, devo ammetterlo, un po’ fatina mi sento io, in questo momento, perché non potrò consegnarti un orologio da venticinque ore, ma posso regalarti un elenco ricchissimo di strategie pratiche migliori di qualsiasi bacchetta!

Troverai le strategie suddivise in due gruppi. Quelle legate a cosa fare PRIMA di sederti alla scrivania (in questo post) e quelle relative a cosa fare QUANDO ti sarai seduta alla scrivania (nel prossimo post).
Non tutti i consigli che troverai sono stati testati dalla sottoscritta, ma in un modo o nell’altro sono trucchi che mi sembrano validi, curiosi, intelligenti e che credo valga la pena di segnalarti, perché siamo tutte diverse e non è detto che quello che funziona per me debba funzionare anche per te e viceversa. Ti suggerisco quindi di leggerli tutti e poi provare a metterne in pratica uno alla volta, vedere se funziona e in caso contrario passare a quello successivo oppure integrarlo con qualcosa di compatibile.

COSA FARE PRIMA DI SEDERTI ALLA SCRIVANIA

STABILISCI UN LUOGO DOVE SCRIVERE. Avere un luogo, ti aiuterà a trovare un momento in cui starci. Se non hai un posto dedicato alla scrittura, rischi di utilizzare questa mancanza come un alibi per non scrivere mai. Siamo creature pigre e se ogni giorno ti devi inventare in che punto della casa appoggiare il pc, il tuo cervello ti invierà un sacco di messaggi del tipo «ancora? che barba, ma non puoi fare altro? Guarda che bel divano, è sempre lì, e anche la televisione, a portata di mano. Perché non ti guardi un bel film?».
Risparmia al tuo cervello una fatica e lui sarà meno incline a metterti i bastoni tra le ruote.

Inoltre, chi ti sta vicino imparerà presto che, quando sei lì, non deve disturbarti. Come ti dicevo, trovi il tempo per scrivere se tu per prima cominci a considerarti qualcuno che ha diritto di trovarne e, a cascata, cominceranno a pensarlo anche tutti gli altri.

 

PRENDI UN IMPEGNO CON TE STESSA. Ogni mattina, scrivi su un foglio “Oggi scelgo di scrivere. Il che significa che…” e fai un piccolo elenco delle cose che ti riprometti di fare in giornata per avanzare nella scrittura. Puoi decidere di terminare di leggere un libro sull’argomento di cui vuoi scrivere; oppure terminare un capitolo; o anche solo fare una telefonata per prendere appuntamento con qualcuno che può darti informazioni utili. Può essere una cosa sola, possono essere di più. Tu sai come sta procedendo il tuo lavoro e qual è il passo più importante da compiere per farlo avanzare nel migliore dei modi. In ogni caso, ti consiglio di non riproporti di portare a termine più di due o tre voci.

 

SCRIVI COME PRIMA COSA LA MATTINA. Ho già spiegato perché questa può rivelarsi una decisione saggia, e se vuoi trovi qui il post che ho scritto in merito. Riassumendo, visto che, come ti dicevo, il cervello ama fare economia di energie, se scrivi come prima cosa la mattina puoi contare sul sostengo di una forza di volontà fresca e carica. Inoltre, liberi subito la mente da un’incombenza che rischia di appesantirti per tutta la giornata, come una specie di grillo parlante sulla spalla che non fa che chiederti «Quando scrivi? Non avevi detto che avresti scritto nella pausa pranzo? Non avevi detto che avresti scritto prima di cena? Quando scrivi?». Insopportabile, vero? Quindi, per evitare questo tormento, scrivi subito e togliti il pensiero.

 

SCEGLI CONSAPEVOLMENTE COME IMPIEGARE IL TUO TEMPO. Ricordi il discorso che ti ho fatto nel post della settimana scorsa? Le tue attività quotidiane dovrebbero ricadere sempre nella categoria delle cose necessarie o delle cose piacevoli. Se non stai facendo niente di necessario o di piacevole (cioè qualcosa che ti nutre, che ti fa stare bene ecc, non il “cazzeggio”, per intenderci), decidi di sfruttare quel tempo per scrivere. Fermati, rifletti su come stai impiegando il tuo tempo ora e comportati di conseguenza.

 

DECIDI IN ANTICIPO DOVE SCRIVERAI. Mettiamo che tu abbia individuato il tuo “solito posto”, come ti consigliavo nel primo suggerimento (tipo la scrivania in soffitta, come faccio io). E mettiamo che per un motivo qualsiasi tu oggi non potrai scrivere lì. Se è una cosa che sai in anticipo, approfittane per trovare un luogo alternativo che ti permetta di non mancare al tuo appuntamento con la scrittura. Guarda l’agenda e individua il momento e il luogo giusto: un bar, un panchina, una sala d’aspetto.

 

PENSA A COSA SCRIVERAI, PRIMA DI COMINCIARE REALMENTE A SCRIVERE. Consideralo un lavoro preparatorio. Cominciare a far lavorare le rotelle quando ancora non hai le dita sulla tastiera, aiuta la tua mente a entrare in modalità scrittura. Consideralo una sorta di “preliminare amoroso” grazie al quale la tua mente può fantasticare e fare un sacco di sogni erotici “letterali” e che le farà pregustare il momento in cui potrà dar sfogo alla passione e mettere nero su bianco tutti i pensieri su cui hai rimuginato.

 

TIENI A PORTATA DI MANO SINOSSI E SCALETTA. Se hai sempre sott’occhio il tuo lavoro, e non lo releghi a un cassetto chiuso in un angolo della casa, anche la tua mente continuerà a ragionarci su, volente o nolente e, a un certo punto, sentirai proprio il bisogno fisico di scrivere, per liberare la mente da quel groviglio di parole e scene che premono da tutte le parti. E credimi, quando vedrai che, se aspetti troppo, le idee si volatilizzano, il tempo per correre alla scrivania lo troverai!

 

STABILISCI UN PROMEMORIA CHE TI RICORDI DI SCRIVERE. Questo è un consiglio che, ne sono certa, ti stupirà. Perché per promemoria, non intendo un foglietto attaccato alla porta del frigorifero, ma qualcosa di più motivante. Per esempio, decidi che non andrai a rifarti la tinta fino a quando non avrai terminato i primi cinque capitoli del romanzo. O che non ti farai la manicure. O che non ti comprerai quelle belle scarpe. Vedere la crescita che aumenta ogni volta che ti guardi allo specchio, ti ricorderà che devi scrivere. Lo stesso dicasi per la fatica che farai a digitare un tasto solo con delle unghie di tre centimetri!

Non male, vero? Sono sicura che almeno un paio delle strategie che ti ho suggerito hanno fatto scattare in te una scintilla di interesse. Prova a metterle in pratica per tutta questa settimana, perché fra sette giorni arriverà un nuovo post che scoppia di consigli per mettere a frutto nel migliore dei modi il tempo che hai creato per scrivere.

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Gli splendidi ritratti in bio e le foto che abbelliscono la mia homepage sono della bravissima Marina Montorfano (aka M as Me).

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Ciao! Sono Edy Tassi. Amo scrivere, tradurre e occuparmi delle donne che hanno un tesoro da raccontare nascosto dentro di sé.
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"Mr X scese dal taxi e percorse i pochi metri che "Mr X scese dal taxi e percorse i pochi metri che lo separavano dalle porte girevoli dell'edificio..."
Bene, e chissenefrega?
I romanzi raccontano storie che devono essere il più possibile verosimili, nel senso di credibili. Ciò che viene raccontato può essere fantasioso, fantascientifico, il frutto di una creatività sfrenata, ma i lettori devono continuare a pensare che quello che viene raccontato potrebbe davvero accadere, se non in questa realtà, in una realtà parallela.
Così a volte accade che per rendere verosimile una storia, pensiamo di dover raccontare per filo e per segno ciò che avviene nella realtà, fin nei dettagli più noiosi, tipo Mr X che cammina per raggiungere la porta del condominio.
Invece non è così. In una storia dobbiamo raccontare quelli che potremmo considerare gli "highlights", solo ciò che conta, tralasciando appunto le scene in cui non succede niente ma i personaggi entrano ed escono da una stanza, scendono da una macchina per andare in un luogo qualsiasi, si spostano da qui a lì e di fatto, l'unica cosa che succede è che si consumano le scarpe.
📖📖📖
Conoscevi questa espressione? O ti vengono in mente scene di questo tipo?
📖📖📖
Ovviamente poi ci sono le eccezioni. Chi non ricorda la scena in cui Miranda Priestly arriva la prima volta in readazione? Ma lì tutto, dalle scarpe che scendono dal taxi, le riviste e la borsa sotto il braccio e l'andatura fanno da contrappunto al delirio che si sta scatenando negli uffici ed è tutt'altro che una scena inutile!

#edytassi #ispirautrice #perlesescrivi #scrivererosa #paroledellascrittura #writingtips #consiglidiscrittura #vitadascrittrice #ioscrivo #scriveresempre
"Dovremmo considerare persi i giorni in cui non ab "Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta" Nietzsche

Il 29 aprile si festeggia la Giornata Internazionale della Danza.
Se anche tu ami questa disciplina, hai già letto i miei romanzi in cui è proprio la protagonista?
Sono quattro volumi autoconclusivi, che però è comunque meglio leggere in fila, partendo da Assolo.
Eccoli in breve:
- Assolo, romanzo ambientato a Londra, è la storia d'amore tra Nicholas Morgan, un coreografo che mette la danza al di sopra di tutto e che vuole dimostrare al mondo quanto vale, e Arianna Radburn, una delle sue ballerine, che invece sembra mettere al primo posto tutt'altro e per la quale la danza è soprattutto un mezzo.
- Intervallo, una novella ambientata a Londra, è una piccola parentesi che separa la prima storia dalla seconda e che racconta un momento importante della vita di Nicholas e Arianna e mette sotto i riflettori il protagonista successivo Jakob Adams
- Passo a due, ambientato a Milano, è la storia di Jakob Adams un ballerino ossessionato dal bisogno di dimostrare di essere un vero uomo e Nadia Magni, una ballerina a cui hanno insegnato che non ci si può fidare di chi frequenta il mondo dello spettacolo
- Sipario, la novella conclusiva che svela un personaggio misterioso, di cui si è parlato tanto, ma che non era mai comparso direttamente nelle storie.

Li trovi tutti su Amazon!
Appuntamento con il manuale del mese! Stavolta, è Appuntamento con il manuale del mese!
Stavolta, è il turno di un libro meraviglioso, dedicato al concetto di tempo e alla sua gestione.
In questo video, preparati a:
😍 aprire gli occhi sulla storiella del vaso con le mele, i frutti di bosco e la sabbia
😍 scoprire che è meglio limitare i work in progress
😍 imparare quali sono le voci da ignorare nelle to-do-list
😍 scoprire dove si trova l'originalità e quali sono le virtù (insospettabili) della pazienza.
Se poi accarezzi anche tu il sogno di scrivere un manuale, un libro di self-help o un saggio come questo, corri a fare il test che trovi nei miei link in bio e scopri qual è il tipo di manuale perfetto per te!

#edytassi #ispirautrice #scrivererosa #readingtips #selfhelpbooks #consiglidilettura #nonfictionbooks #bookstagram #bookstagramitalia
Tre romanzi e due saggi/mauali. Sono piuttosto sod Tre romanzi e due saggi/mauali.
Sono piuttosto soddisfatta delle letture di aprile. Anche se tre su cinque non sono da standing ovation, le altre due mi hanno conquistata, letteralmente.
Eccole qui:
📖 Oliver Burkeman: uno stupendo saggio sul tempo. Sapevi che ciascuno di noi ha in media 4000 settimane di vita? Hai mai fatto il calcolo di quante ne hai già vissute? Questo testo è stato un fantastico spunto di riflessione, sul fatto che il tempo non è qualcosa che possediamo, ma qualcosa che SIAMO e che ciascuno di noi esiste nel tempo. Il tempo non è qualcosa separato da noi. Da leggere.
📖 Paola Chiozza: una chick-lit scritta benissimo, divertente, avvincente e chi più ne ha, ne metta. Mi è piaciuta la trama, l'ambientazione per me del tutto nuova, i dialoghi brillanti, la credibilità con cui Paola parla di astrofisica. Super super consigliato.
📖 Cecelia Ahern: una women fiction che è anche commedia romantica. Mi ha divertita il fatto che il titolo di ogni capitolo assomigliasse al titolo di un possibile manuale di self-help. Nel romanzo, Christine ha 15 giorni per aiutare Adam ad innamorarsi di nuovo della vita, ci riuscirà?
📖 Sarah Knight: questo per me è un libro no. L'autrice mi è sembrata più preoccupata di mettere in mostra la sua arguzia e la sua capacità di infarcire le pagine di parolacce. L'ho letto in un baleno ma non mi è piaciuto.
📖 Paola Servente: una commedia, anche questa. Carina, leggera, per me un filo troppo scarna nelle descrizioni e nelle atmosfere, ma l'ho letta volentieri. Cardiochirurgo contro cardiochirurgo.

Li hai già letti? Ce n'è uno di cui vorresti scorprire qualcosa di più?

#edytassi #ispirautrice #perleseleggi #readingtips #consiglidilettura #bookstagram #bookstagramitalia #leggosempre #libridaleggere
Conosci l'autrice di PS: I love you? Cecelia Ahern Conosci l'autrice di PS: I love you?
Cecelia Ahern è una delle mie autrici preferite e in occasione della festa di San Patrizio ti ho proposto una serie di storie dedicate ai suoi romanzi (le trovi in evidenza sotto "reading tips").
Oggi ho pensato di proporti la sua writing routine.
Una delle cose più interessanti, secondo me, oltre al fatto che inizia a scrivere ogni suo romanzo a gennaio (e ne scrive uno all'anno), è che per ogni romanzo scrive quattro stesure. La prima, la cosiddetta "zero draft" è quella che scrive di slancio, solo per se stessa. E' una stesura veloce e approssimativa. Poi c'è la seconda stesura, che riempie i vuoti lasciati nella prima. A questo punto invia la stesura all'editore, che suggerisce miglioramenti e modifiche, dai quali nasce la terza stesura e infine c'è la quarta stesura, quella definitiva.
Io ho calcolato che più o meno i conti tornano anche per me. Anche se, per esempio, Non c'è gusto senza te ha avuto praticamente due stesure sole. Ma è stata un'eccezione.

Tu conosci Cecelia? Quale delle sue abitudini di scrittura ti ha incuriosita di più?

#edytassi #ispirautrice #leggererosa #scrivererosa #writingroutine #perlesescrivi #writingtips #consiglidiscrittura #vitadascrittrice #scriveresempre #ioscrivo #bookstagram #bookstagramitalia
"La Ducati Diavel rombava fra le sue gambe. Marco "La Ducati Diavel rombava fra le sue gambe.
Marco mise la freccia all’ultimo minuto e si infilò bruscamente nel parcheggio di Villa Olmo. Zigzagando fra le macchine che facevano manovra, raggiunse il cancello della villa e, dopo aver dato gas con rabbia un’ultima volta, spense il motore. Si sfilò gli occhiali, tolse il casco e venne investito di colpo dall’aria fresca che saliva dal lago. Abbassò il cavalletto e smontò. Poi si diresse a passo di marcia verso il piazzale ricoperto di ghiaia che si allargava davanti alla villa.
C’erano grandi piante frondose e profumate, bordure fiorite che lui notò a stento. Individuò la prima panchina libera e si lasciò cadere con un grugnito scontroso, dando le spalle all’elegante costruzione neoclassica.
Perché te la prendi tanto?, si domandò, allungando le gambe e incrociando le braccia. Le cose stavano andando esattamente come si aspettava, no? Avrebbe dovuto essere contento di aver previsto tutto. Suo padre che lo chiamava per chiedergli consiglio, suo zio che lo tormentava con il suo sarcasmo. La riluttanza di entrambi a dargli ascolto.
La cosa veramente sorprendente era il fatto che lui avesse accettato di tornare e di prestarsi a quella pantomima." 

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Romanzo autoconclusivo
Set: Lago di Como
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"Amore è quando continuo a rivivere nella testa l "Amore è quando continuo a rivivere nella testa le cose che abbiamo fatto insieme. Quando non posso fare a meno di programmarne altre, anche se non so se le realizzeremo mai. Quando di colpo ho come la sensazione che mi manchi qualcosa, in qualsiasi momento della giornata. Sono sempre bastato a me stesso, ma dal momento in cui ti ho conosciuta la vita che mi ero costruito attorno sembra essersi di colpo dilatata e aver lasciato un sacco di spazio vuoto da riempire."

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"Cara Gloria, come vedi, sono al corrente della tu "Cara Gloria,
come vedi, sono al corrente della tua esistenza. E ti domanderai perché non ti ho mai cercata. Forse avrei dovuto farlo quando potevo. Ma certe volte le occasioni perse non tornano.
Non so dove sei e non so cosa fai, se però hai tra le mani questa lettera è perché per qualche motivo sei arrivata a Como.
Chissà cosa ti avranno raccontato di me tua madre e tuo padre o le altre persone che mi conoscevano. Angela di sicuro ti avrà detto che ero un vecchio testardo. E se lo dice lei, è vero. Ma ora mi rimane poco tempo per continuare a esserlo.
Tua madre ha deciso di voltare le spalle a quello che le offrivo e tutto ciò che avrebbe potuto essere suo diventerà di qualcun altro se tu non tornerai a reclamare la tua eredità. Ma c’è qualcosa che desidero sia tuo e che voglio comunque mettere da parte per te.
La villa, l’azienda, i conti correnti sono tutte cose importanti, a cui ho dedicato la mia vita. Forse anche sbagliando. Ma c’è qualcosa di più.
Nella villa ho nascosto il mio tesoro più prezioso e che voglio arrivi comunque a te.
Nessuno sa cosa sia o dove sia, quindi è inutile che chiedi. Devi cercarlo tu. Trovalo e sarà tuo.
In caso contrario, rimarrà dov’è ora. Anche per sempre.
Giovanni"

Effetto Domino
Romanzo autoconclusivo
Set: Lago di Como
Enemies to lovers
In esclusiva su Amazon e KU

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Sei una che preferisce stare dentro la palla di ve Sei una che preferisce stare dentro la palla di vetro o fuori?
✨✨✨
Una domanda strana, lo so. Ma di recente ho letto un libro dedicato al blocco dello scrittore, nel quale l'autrice, Becca Syme, si pone proprio questo interrogativo.
Ci sono autrici che hanno bisogno di essere dentro la palla di vetro, cioè dentro la storia, e sperimentarla dall'interno, per poterla scrivere. Altre invece hanno bisogno di vederla nel loro complesso da fuori, da una certa distanza. 
Questo mi ha ispirata a scrivere l'ultimo post, che trovi nel link in bio,  dedicato a un fraintendimento in cui spesso cadiamo tutte. Cioè credere che per diventare scrittrici migliori, dobbiamo diventare scrittrici diverse. Tipo decidere che per migliorare devi diventare una plotter (cioè qualcuno che prima fa tutta la scaletta della storia) se sei una pantser (cioè qualcuno che scopre la storia man mano che la scrive).
🎇🎇🎇
In realtà non è così. Perché per migliorare spesso ha più senso lavorare su ciò che si è, piuttosto che su ciò che non si è, e provare ad avvicinare a sé ciò che ci è lontano, senza cercare di stravolgere tutto. Per esempio, potrebbe essere interessante provare a progettare i personaggi e lasciare che siano poi loro a raccontare la storia, avvicinando a te una tecnica da plotter e adattandola al tuo essere pantser.
💕💕💕
Cosa ne pensi?
In che modo tu hai provato a "migliorarti" lavorando in una direzione opposta a quello che sei, e magari non hai ottenuto i risultati sperati?

Photo by @deerspensa_studio 

#edytassi #ispirautrice #perlesescrivi #scrivererosa #paroledellascrittura #writingtips #consiglidiscrittura #vitadascrittrice #ioscrivo #scriveresempre #writingcoach #writingmentor

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