Sei arrivata alla fatidica e tanto sospirata parola “FINE”. Che soddisfazione! Anche io, ogni volta che termino un libro, rimango per qualche giorno come imbambolata, in uno stato di semi estasi in cui quasi non oso credere di avercela fatta (se vuoi scoprire come vincere questa ansia, leggi qui!). Apro il file, controllo il numero di pagine, ripenso alle scene e con un sorriso ebete mi dico che sì, c’è proprio tutto. Succede anche a te, vero?
Se però quello che hai terminato è il tuo primo romanzo, in mezzo a tutta questa gioia mistica immagino abbia iniziato già da tempo a farsi largo un interrogativo.
E adesso?
Adesso hai due possibilità: o decidi di autopubblicarti o proponi il tuo libro a qualcuno. Per la precisione, a un agente o a un editore. Ma come si fa a proporsi? Ponendo che tu non abbia consanguinei o parenti acquisiti che fanno gli agenti o gli editori, ponendo che nessuna tua amica del cuore faccia l’agente o l’editore, devi per forza avvicinare qualcuno che ancora non sa chi sei e devi convincerlo a leggere il tuo lavoro. Una bella impresa. Perché ad agenti ed editori arrivano un sacco di proposte. Io non ho il segreto in tasca che ti garantirà la firma di un contratto, ma posso darti qualche consiglio che ti permetterà di apparire professionale. Parto subito con tre consigli di carattere generale:
1. Se decidi di contattare direttamente un editore, controlla prima cosa pubblica nel suo catalogo. Non ha senso inviare un romanzo sui vampiri a qualcuno che pubblica solo gialli d’autore.
2. Se decidi di contattare direttamente un editore e hai già dato un occhio al suo catalogo, verifica se nel suo sito ci sono le indicazioni per sottoporre un manoscritto. In caso affermativo, seguile diligentemente, non inventarti cose strane per fare l’originale e spiccare sugli altri.
3. Prima di proporti, aspetta di avere già scritto tutto il romanzo o di essere comunque a buon punto (tipo almeno a metà). Se l’editore a cui ti rivolgi dimostra un concreto interesse nel leggerlo, meglio poter contare su quanto più materiale possibile o poterne proporre una consegna ravvicinata.
Più o meno lo stesso vale anche per gli agenti.
E ora vediamo qualche consiglio più specifico su cosa devi mandare e come.
In generale un proposal (questa è la parola tecnica) è composto da tre elementi principali:
- una lettera di presentazione (o query)
- una sinossi
- i primi tre capitoli del romanzo
Partiamo dal fondo.
Se hai seguito il consiglio numero 3 i tre capitoli ce li hai, quindi sei a posto. Rileggili, controlla i refusi (qui trovi tante indicazioni utili!), verifica che siano tre capitoli al fulmicotone o comunque rendano perfettamente il tipo di libro che proponi. In alcuni casi agenti e case editrici chiedono le prime 50 pagine. Ovviamente questo serve per capire come scrivi, se la storia prende o se hai solo avuto una buona idea ma non hai saputo svilupparla al meglio.
La sinossi. Di solito si parla di sinossi breve e sinossi dettagliata. La sinossi breve è composta da un paio di pagine, quella dettagliata anche dieci o quindici. Nella sinossi bisogna presentare i personaggi, spiegare qual è il rapporto che li lega, che tipo di conflitto devono affrontare, quali sono i turning point principali e come si concluderà la storia. Sì, hai letto bene. Nella sinossi devi raccontare come va a finire il libro. Di solito scrivere la sinossi è il compito più difficile, preparati. Perché ti sembrerà di non poter condensare tutto il tuo libro in una pagina, ti sembrerà di non poter lasciar fuori questo o quel dettaglio. Probabilmente dovrai fare diversi tentativi. Non arrenderti!
La lettera di presentazione. Oggi si dovrebbe parlare più di “mail” di presentazione, perché nella maggior parte dei casi il tuo primo contatto con agenti e CE avverrà attraverso la posta elettronica. Questa mail è, ancora prima della sinossi e dei capitoli, lo strumento attraverso il quale agenti e CE si faranno la prima impressione su di te. Quindi, capisci da sola che è importantissima. Come devi scriverla?
1. Fai in modo che lo stile ti corrisponda. Se sei un tipo timido, non improvvisarti in battute da cabaret. Se sei un tipo spumeggiante, lascia che dalla tua mail traspaia questa effervescenza (senza esagerare). Se hai scritto una commedia, non inviare una query che sembra un elogio funebre. Se hai scritto la storia di una donna che deve superare dei traumi infantili non presentarti come una specie di oca giuliva.
2. Non esordire con cose tipo: Gentile editore, quando comincerà a leggere il mio romanzo non crederà ai suoi occhi; Gentile editore questo è il romanzo che rivoluzionerà il mondo dell’editoria… Non c’è bisogno che ti spieghi perché, vero? L’entusiasmo va bene, e certo, bisogna credere nel proprio lavoro, ma senza esagerare.
Idealmente, la tua query deve essere composta da tre parti.
Prima parte: Ti presenti, dici chi sei (autrice esordiente? hai già pubblicato?), perché stai contattando proprio quell’agente o quella casa editrice.
Seconda parte: parli del romanzo. In breve. Questo è il punto in cui sfoggiare il nucleo di diversità della storia (di cosa si tratta? te lo spiego qui!), in modo da attirare subito l’attenzione di chi sta leggendo la mail. Trova il modo di condensare in un paragrafo brevissimo di cosa parla il romanzo e cosa lo rende originale. Indica a che genere appartiene, da quante parole/pagine è composto, a che pubblico vorresti rivolgerti.
Terza parte: Spieghi che alleghi una sinossi e i primi tre capitoli e che, in caso di interesse sarai lieta di inviare tutto il manoscritto. Saluti e baci.
Facile, no? Ora che sai cosa fare, però, ti lascio qualche indicazione su cosa NON fare.
1. Non inserire incisi tipo: le mie amiche lo hanno letto e hanno detto che è stupendo; questo sì che è un libro con i fiocchi, non come certe schifezze che si vedono ultimamente in giro; vi prego pubblicatemi, siete il ventesimo agente/editore a cui lo invio; il mio romanzo è lungo 1745 pagine ma non chiedetemi di tagliarlo perché ne andrebbe della mia integrità creativa.
2. Evita di inviare file scritti in colori strani, con cornici a fiorellini, immagini ecc. A qualcuno potrebbe anche piacere ma io non rischierei.
A questo punto fai tutti gli scongiuri di rito, raccomandati a qualche santo e premi INVIA
SPERO DI ESSERTI STATA UTILE. IN CAMBIO, TU RACCONTAMI QUALCHE TUA ESPERIENZA: HAI MAI INVIATO UN MANOSCRITTO? COME TI SEI PRESENTATA? TI È MAI CAPITATO QUALCHE ANEDDOTO CURIOSO?
Photo Credits: Edy Tassi TradAutrice
Fantastica Edy, ironica e professionale!!
Ah, sono alle prime armi, regina di refusi e in cerca di nuove storie!
Ciao amica
Sarah, tu sei tutt’altro che alle prime armi! Una che scrive un libro di meditazione per bambini non può che avere idee fantastiche. Aspetto con interesse quelle che ti verranno ancora. Baci!