• Ho scritto
  • Ho tradotto
    • 2018
    • 2017
    • 2016
    • 2015
    • 2014
    • 2013
    • 2012
    • 2011
    • 2010
    • 2009
    • 2008
    • 2007
    • Facebook
    • Instagram
    • Pinterest

Edy Tassi

Racconta il tesoro che hai dentro di te

  • Edy Tassi
  • Home
  • CHI SONO
  • IN REGALO
  • Servizi
  • Agenda Preziosa
  • PERLE SE SCRIVI
  • Contatti

Non perdiamo tempo!

Edy Tassi | 22 Gennaio 2015 |

Esiste un’arte per sbarazzarsi del superfluo e concentrarsi su ciò che è più importante. Richiede solo il coraggio di avere un approccio diverso.
George Anders

Anche a voi capita quello che capita a me?
Mi sveglio la mattina e davanti alla distesa di ore che mi separano dal “momento buonanotte” mi dico: oggi tradurrò dieci pagine di questo libro, comincerò a buttare giù una sinossi per il nuovo romanzo, scriverò quell’articolo per il sito, poi farò la spesa, già che ci sono una mezzoretta di tapis roulant, una telefonata, magari un tè sul divano mentre leggo un po’ e… se mi gira, a cena cucino pure un bel piatto di spaghetti al cartoccio.
Insomma, sembrano un sacco di cose, viste così, ma anche le ore a disposizione sono tante. Dalle otto di mattina fino alle undici di sera, vuoi non riuscire a spuntare una decina di voci dalla to do list?


Ecco, appunto. Peccato che poi, arriva mezzogiorno e io sono ancora a pagina sei della traduzione. La sinossi? Già sono nervosa perché non ho finito le dieci pagine, figurarsi se ritrovo la calma per ragionare su una sinossi. L’articolo forse stasera, dopocena. Che tanto metto in forno la pizza surgelata e addio spaghetti. E meno male che ogni quindici giorni passa il tizio della Bofrost, così le pizze le ho già nel freezer, perché della spesa manco se ne parla, oggi. E il tapis roulant lo farò domani. Mi sa che alla fine salvo la telefonata e il tè, per rilassarmi e farmi passare il cattivo umore. E quando vado a dormire la sera mi riprometto che domani sarà diverso. Domani sarò più produttiva. Domani farò TUTTO!
Dicevo, capita anche a voi? E se sì, avete mai fatto caso a quali sono i “ladri del tempo” che vi impediscono di portare a termine il programma ambizioso, sì, ma realizzabile, che vi siete prefissate?
Nel mio caso i ladri di tempo sono Facebook, i vari siti su cui gironzolo quando mi manca l’ispirazione per tradurre quella certa parola ed ecco che ZAC, chissà perché la mente comincia a sbandare, portandomi lontana da quello che sto facendo. Non mi viene in mente la parola giusta ma mi vengono in mente un sacco di altre parole, che formano frasi, che mi spingono a perdere tempo su siti che al momento non mi servono. Tipo: devo tradurre l’espressione close up and personal in un contesto in cui il significato classico non torna. Penso, ripenso, digito l’espressione sul dizionario, su internet e… già che ci sono come si chiamava quella macchina fotografica istantanea? Quella che avevo visto sul giornale? Apro una nuova finestra e digito “macchina fotografica istantanea”. Oh, eccola! Ma che carina… c’è anche rosa, e azzurra! Quasi quasi andrebbe bene come idea regalo per Giulia. Aspetta che me lo segno sull’agenda. Così quando arriva il momento ho un po’ di idee pronte…
E così quanti minuti sono passati? Troppi! Perché sono tutti minuti persi.
Per non parlare dei ladri di tempo mascherati da cose necessarie, tipo il letto da rifare, il bucato da far partire, la lavastoviglie da scaricare. Sì, lo so che sono cose necessarie. Ma rispetto al mio programma, rispetto al mio lavoro, no. Sono perdite di tempo. Sono cose che posso fare DOPO aver fatto tutto il resto. (Faccio notare che non ho accennato a marito e figlie, altrimenti addio!)
Tempo fa ho tradotto il libro di una ragazza che racconta la sua esperienza di vita a Parigi e che cerca di trasmettere una sorta di Zen del vivere domestico a tutte le sue lettrici. Lei si chiama Jennifer Scott e il suo libro, Le Lezioni di Madame Chic è un piccolo “galateo” su come rendere più piacevole e semplice la vita. Nelle ultime settimane in America è uscito il suo secondo volume, Chic at Home, nel quale Jennifer amplia e approfondisce questa sua idea di Zen domestico. Jennifer ha un suo blog, (http://dailyconnoisseur.blogspot.it/) che io ogni tanto seguo, e uno dei suoi ultimi post era dedicato proprio a ciò che ci fa perdere tempo. Sono rimasta sorpresa di scoprire che lei (e tantissime sue lettrici) perdono tempo andando su internet per… Un momento, voglio lasciare che sia lei a raccontarvelo. Così potete fare la sua conoscenza e magari andare a curiosare un po’ sul suo blog.

Quindi, insomma, pare che il problema dei ladri di tempo sia molto diffuso, vero? Addirittura riempire i carrelli virtuali dei negozi online senza poi comprare niente? Più perdita di tempo di così!
Di recente però mi ha attraversato la strada un altro libro molto interessante. Ne ho già parlato nei miei consigli di lettura natalizi, ma qui vorrei raccontarvi cosa dice a proposito della gestione del tempo.
La citazione con cui ho aperto questo post è tratta proprio da UNA COSA SOLA*, un libro ricco di riflessioni e consigli che possono cambiare le nostre giornate. Una delle frasi che preferisco?

La vita è una domanda e il nostro modo di viverla è la risposta.

Esatto! Ma la cosa veramente importante è COME formuliamo questa domanda. Perché possiamo chiedere molte cose alla nostra vita, ma quello che importa è farsi la domanda giusta. E qual è la domanda giusta, la domanda CRUCIALE?

Be’, è questa:

Qual è la SOLA e UNICA cosa che posso fare ora, in modo che facendola tutto il resto diventa facile e superfluo?

Andare su Facebook renderà tutto il resto facile e superfluo? Cercare l’ennesima ricetta su internet renderà tutto il resto facile e superfluo? No.
Tutto diventerà facile e superfluo se io PRIMA tradurrò le mie pagine. Se PRIMA scriverò la sinossi…
Perché ciascuna di queste azioni, una volta compiute, scatenerà un effetto domino che renderà tutto il resto facile e superfluo. Devo tradurre per potermi garantire un’entrata regolare. Devo scrivere per poter avere qualcosa di cui parlare su Facebook. Devo scrivere un articolo per poterlo condividere. Altrimenti, prima o poi la mia giornata si svuoterà di contenuti e non avrò più niente di cui parlare o da condividere.
Ma… e una volta trovata la SOLA e UNICA cosa? Be’, dobbiamo fare in modo di dedicarle tutto il tempo necessario. Quanto? Secondo Stephen King, e secondo tutta una serie di esperti di time management, almeno quattro ore. E a quel punto ci si può dedicare al resto.
Nel mio caso, io dovrei dedicare le prime quattro ore della giornata ALMENO a tradurre e a scrivere.
Perché? Secondo Paul Graham, famoso programmatore di computer, il lavoro va diviso in due grandi categorie: il “to make” e “to manage”. Il tempo del “make” è costituito da grandi blocchi di tempo per produrre, sviluppare idee ecc (senza guardare davvero l’orologio, un po’ come facevano una volta i nostri nonni, che finivano di lavorare quando avevano finito di mungere le mucche. Non potevano alzarsi e chiudere la stalla solo perché era una certa ora, giusto?). Il tempo del “manage” e suddiviso in intervalli più brevi, più flessibili. Per ottenere risultati straordinari, quindi, bisogna essere “maker” la mattina e “manager” il pomeriggio.
Qualche consiglio pratico in più? Cerchiamo un angolo dove lavorare indisturbati. Dan Heath, autore di manuali di management, lavora su un vecchio portatile senza browser, senza driver, senza connessioni wireless.
Possiamo fare come lui e magari spegnere il telefono, chiudere la posta, uscire da internet. Perché la nostra SOLA e UNICA cosa merita il 100% della nostra attenzione.

Insomma, qual è il succo di questo post? Mi piaceva l’idea di legare la mia esperienza sull’argomento, a quella di un’autrice che ho tradotto, a quella di un libro che ho letto. Il filo comune restano comunque i libri. Cosa frena o condiziona il lavoro di chi li scrive, di chi li traduce, di chi li legge…
E voi, quali sono le vostre distrazioni? Come fate a lavorare senza farvi tentare? Raccontatemi la vostra esperienza e proviamo a condividere le soluzioni!
Cosa faccio io? Di solito non accendo la connessione internet fino a quando non ho almeno tradotto le pagine del giorno. A volte non ci riesco e la tentazione di curiosare vince. Ma l’importante è insistere. Piano piano anche questa diventerà un’abitudine!

*UNA COSA SOLA, di Gary Keller e Jay Papasan, traduzione di Alessandra Petrelli, tre60

Tweet
Share
Share
Pin
«
»

ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER

e scarica questo fantastico workbook




FANTASTICO!

Ora corri nella tua casella di posta e cerca la mail che ti ho mandato.

Ricorda, questo è un passaggio fondamentale per iscriverti alla mia newsletter e ricevere il mio workbook gratuito.



LE MIE ULTIME PUBBLICAZIONI

IL MIO MANUALE

I MIEI ULTIMI ARTICOLI

5 CONSIGLI PER UN NATALE DA SCRITTRICE

Racconta il tuo Natale

Per scrivere un libro ti servono: Motivazione, Organizzazione e Tracking

I quattro pilastri indispensabili per scrivere qualsiasi libro

SCRIVIMI

Hai dubbi, domande, curiosità? Vuoi raccontarmi qualcosa sul tuo percorso di scrittura o condividere con me e chi mi segue una tecnica che funziona? QUI c'è il form per contattarmi!
  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest

Image Credits

Gli splendidi ritratti in bio e le foto che abbelliscono la mia homepage sono della bravissima Marina Montorfano (aka M as Me).

Chi sono

Ciao! Sono Edy Tassi. Amo scrivere, tradurre e occuparmi delle donne che hanno un tesoro da raccontare nascosto dentro di sé.
Questa è la mia ostrica, dove trovi i miei servizi e tutto quello che so sulla scrittura! Altro su di me...

Cerca negli articoli

Seguimi su Instagram

Meglio un libro lento o veloce? 🤓 Spesso veniam Meglio un libro lento o veloce?
🤓
Spesso veniamo scoraggiate a scrivere libri lenti, perché "lento" equivale a noioso e visto che il compito di una scrittrice è di mantenere viva l'attenzione delle lettrici, sembrerebbe non esserci difetto peggiore della noia.
🐌
Se così fosse, però, i classici non esisterebbero più (e qualche studente di oggi e di ieri forse ne sarebbe contento!). Inoltre, molte persone amano i libri lenti perché non considerano quella lentezza noiosa ma rilassante: dopo una giornata di lavoro preferiscono qualcosa di quieto.
🐌
I libri lenti sono quelli pieni di "tangenti", cioè di parti che non attengono strettamente alla storia principale o che non ne rappresentano l'essenza. Se potessimo rappresentare graficamente queste parti, useremmo delle parentesi. Enormi parentesi che contengono paragrafi e a volte pagine.
🐌
I libri lenti quindi, sono libri che fanno rallentare e ti invitano ad assaporare le parole, le sfumature, libri in cui non hai fretta di vedere come va a finire, perché riconosci in altro il loro valore.
🐌
Di solito, un libro lento è character driven, cioè si focalizza sui personaggi, sulla loro interiorità, sulle loro paturnie, diciamo. E di solito, un libro lento stimola la riflessione, i pensieri.
🐰
I libri veloci sono l'opposto (ma va?). Sono libri che ti costringono a trascurare tutto il resto, pasti e sonno compresi, per scoprire come va a finire. Le tangenti non sono previste. Non c'è tempo per riflettere, elucubrare, farsi pippe mentali. I libri veloci sono fughe, sono intrattenimento puro. Sono libri plot driven e pieni di conflitto reale. Un libro veloce è un libro che ispira emozioni: paura, ansia, batticuore, rabbia, amore, allegria.
🐰
Cosa sia meglio?
🤔
Credo che la cosa importante sia la consapevolezza, nella lettura e nella scrittura.
Sei d'accordo con questa analisi?
Photo @giui.it 

#edytassi #scrivererosa #perlesescrivi
Durante le vacanze ho letto diversi libri. Uno di Durante le vacanze ho letto diversi libri. Uno di questi è Un invito inaspettato di Trisha Ashley.
Una pagina dopo l'altra, un capitolo dopo l'altro mi sono resa conto di una caratteristica di questo romanzo, che ho deciso di approfondire con te nei prossimi post e nelle prossime storie. 
La caratteristica di cui parlo è la lentezza.
Per me, infatti, questo libro è senza dubbio un libro lento.
Ecco perché, nei prossimi post, ti parlerò di ritmo. Di cosa rende un libro lento o veloce.
Ma prima di cominciare, mi piacerebbe sapere come la pensi tu.
Ti piacciono di più i  libri lenti o veloci? E sapresti dirmi che cosa li rende tali?
#edytassi #ispirautrice #scrivererosa #perlesescrivi
Nella mia storia di ieri ho inserito un piccolo qu Nella mia storia di ieri ho inserito un piccolo quiz per farti indovinare in cosa intendo concentrarmi nei prossimi mesi (scrivere il nuovo romanzo!) e oggi condivido con te il percorso di riflessioni che mi hanno condotta lì.
Sì, perché se questa decisione potrebbe sembrarti ovvia. Non altrettanto lo è, forse, il processo che ho seguito per prenderla.
 
Negli ultimi tempi mi sono accorta di una cosa: non possiedo abbastanza sinapsi per essere creativa in più ambiti contemporaneamente. Questo mi ha posto davanti a un interrogativo. Qual è l’unica cosa in cui ho bisogno di essere creativa in questo momento?
 
La risposta è stata: scrivere il prossimo romanzo.
Perché?
Certo mi occupo di coaching per scrittrici e essere una coach che ha alle spalle dei libri aumenta l’autorevolezza, ma non è indispensabile. Dopotutto, anche nello sport non tutti i coach sono stati dei campioni a loro volta, vero?
 
La vera molla che mi ha fatto prendere questa decisione ha a che fare proprio con quel concetto di “unica cosa”.
 
Qual è l’unica cosa che mi identifica? Che fa di me quella che sono, anche quando mi guardo allo specchio? Qual è quella cosa senza la quale ho l’impressione di non essere più io?
 
La scrittura. Per quanto io possa dedicarmi ad altro, se non scrivo sento di mancare a me stessa. Tutto il resto viene da sé. Il coaching, la promozione sui social... sono parti necessarie, importanti e divertenti ma l’anima di quello che faccio sta nella scrittura. Parafrasando la locuzione latina: scribo ergo sum.
 
Ora giro la domanda a te. Come completeresti la frase ... ergo sum? Qual è la tua “unica cosa”, quella dove risiede l’anima di ciò che sei? Le stai dedicando tutte le tue sinapsi?

#edytassi #scrivererosa #vitadascrittrice #perlesescrivi
Gennaio è iniziato da un po' e mi sono accorta d Gennaio è iniziato da un po' e mi sono accorta di non averti ancora confidato i miei buoi propositi!
Perciò con questo post, corro ai ripari.
🖋
Il primo buon proposito è di terminare (stavolta davvero) il mio nuovo romanzo entro marzo. Ci vuole un bel ritmo ma per ora sto viaggiando a 1300 parole al giorno, perciò voglio tenere alto lo spirito.
😍
Poi, ho deciso che per me il 2021 sarà per molti versi un anno di consolidamento. Voglio aggiustare e perfezionare quello che faccio e consolidare il mio lavoro e i miei servizi.
Nel mese di dicembre, infatti, ho scoperto quanto in realtà spesso ciò che gli altri colgono di noi non sia esattamente ciò che vogliamo trasmettere.
Per esempio, pare che io sia "quella che legge libri per ragazzi".
Davvero?👀
Scoprirlo mi ha lasciata molto perplessa, ma ovviamente significa anche che devo correre ai ripari.
Come?
Sicuramente raccontando un po' più chiaramente quello che faccio. Mi sembra fondamentale!
💝
Ma ne approfitto anche per farti una domanda: c'è qualcosa in quello che faccio e che racconto, che ti confonde? Se tu dovessi collocarmi in una casellina, in quale mi metteresti?
La foto mi raffigura mentre ascolto interessata la tua risposta!

#edytassi #perlesescrivi #vitadascrittrice #vitadacoach
Quando ero bambina, a Capodanno a casa mia si risp Quando ero bambina, a Capodanno a casa mia si rispettavano due tradizioni. Mio padre, allo scoccare della mezzanotte, imbracciava il suo fucile da caccia, usciva in giardino e sparava tre colpi in aria. Un'abitudine che ha interrotto quando, un anno, il mattino del primo gennaio ha trovato un cavo della luce, fortunatamente non collegato, che penzolava dai rami di un albero. 
🌟
L'altra abitudine, stavolta di mia nonna, era quella di recuperare un piatto vecchio da mandare in frantumi contro il muro, o a terra. In questo modo ci si liberava di tutto quello che di negativo era stato accumulato e si faceva posto per il bello, il positivo.
🌟
Quest'anno io non ho rotto nessun piatto, ma mi sono messa un coccio di porcellana al collo. Cosa c'entra?
C'entra moltissimo!
E' un ciondolo ricavato da un piatto, molto simile ai servizi che aveva la mia nonna, che produce @aspettaevedrai. Me lo ha regalato la mia buddy @alchimiadellaparola e mi ricorda che se si sa guardare con occhi attenti, anche un coccio può trasformarsi in un gioiello. E un periodo no, un sogno infranto, un rapporto finito, un'amicizia spezzata... possono essere i cocci dai quali ricavare qualcosa di prezioso.
🌟
Il mio augurio, quindi, per te che mi leggi, è di sviluppare lo sguardo necessario per trasformare tutti i cocci dell'anno appena trascorso in qualcosa di poetico e speciale, come questo ciondolo.
Che sia un prezioso 2021.

#edytassi #scrivererosa #vitadascrittrice
TWIXTMAS DAY #4 Amo l'ordine. Vedere le cose fuor TWIXTMAS DAY #4

Amo l'ordine. Vedere le cose fuori posto mi fa venire l'orticaria. Raddrizzo i soprammobili e i quadri. Non riesco a passare oltre se vedo un cestino pieno. Aprire la dispensa e percepire l'effetto "valanga" mi fa prudere le mani.

Per questo, uno dei gesti importantissimi che accompagnano il passaggio al nuovo anno è la famigerata PULIZIA DEL PC.

Non so perché, ma i file hanno la fastidiosa abitudine di accumularsi disordinatamente, nonostante io cerchi di tenerli in riga per tutto l'anno. E quel disordine che cresce come la polvere sotto il tappeto, alla fine mi appesantisce neanche fosse un simbolico zaino di pietre che mi porto appresso nella mente.

Sento un senso di oppressione e affaticamento al solo vedere tutte quelle cartelle, quei file sparpagliati e dai nomi inintelligibili.

Così, oggi mi sono dedicata al decluttering del pc. Via i file doppi (ma perché si creano? CHI li crea?), via le foto che non servono più, via i documenti inutili. 

Quest'anno poi mi sono spinta oltre e, come vedi dalla foto, ho creato un desktop organizer. Lo scopo è quello di avere sott'occhio i documenti a cui sto lavorando e riuscire a organizzare tutto il più possibile.

Ci sono quattro bacheche:
📋 una per i collegamenti permanenti a programmi che uso spesso, come il dizionario Zanichelli, Word, Excel ecc
📋 una per i file dei work in progress, cioè quei progetti a cui lavoro ogni giorno (lo scopo è averne il meno possibile, qui!)
📋 una per tutti i file che ho usato quel giorno e che vanno archiviati
📋 una è per le eventuali e varie

Sul desktop organizer ho messo anche lo spazio per la mia carta del mese e per le mie parole guida.

In questo modo, la sera, devo solo archiviare i file che ho collocato nella bacheca "archiviare" per ripristinare l'ordine e la mattina, all'avvio del pc, avrò subito davanti una schermata ordinata, che mi mostra i progetti a cui sto lavorando, che mi regala l'ispirazione per la giornata e che non mi farà venire un attacco di nervi con l'effetto dispensa che mi frana addosso.😍

Che ne dici, ti piace?
Tu hai un modo specifico per organizzare i  contenuti del computer?

#edytassi #scrivererosa #vitadascrittrice  #twixtmasday
TWIXTMAS DAY #3 Dopo il post di ieri, continuiamo TWIXTMAS DAY #3

Dopo il post di ieri, continuiamo a parlare di intenzionalità?
Una delle cose che mi piace fare è scegliere i libri che leggerò. Ne ho talmente tanti che potrei scegliere libri per i prossimi dieci anni, ma queste sono le giornate perfette per scegliere con cura e intenzione alcuni di quelli che leggerò nel 2021.

I libri si possono scegliere seguendo molti criteri: cosa ho voglia di leggere? cosa mi serve leggere? cos'ho sottomano? cosa va di moda oggi?

I criteri che ho usato io per decidere la mia reading list, quest'anno sono questi:

📖 un libro di scrittura a trimestre
📚 un libro legato alla mia parola dell'anno a semestre
📖 un libro da rileggere
📚 un libro di un autore nuovo
📖 un classico
📚 un libro da cui è stato tratto un film
📖 un libro in un genere nuovo
📚 un libro che non so se mi piacerà
📖 un libro consigliato

Ovviamente, durante l'anno leggo in continuazione, quindi alla fine i libri saranno molti di più, ma mi piace lasciare posto all'estro del momento. Quindi non voglio programmare troppo in anticipo. Questo elenco però mi permette di tenermi aggiornata, imparare qualcosa di nuovo, scoprire e riscoprire.

Usalo anche tu, se ti va, oppure raccontami come scegli i libri da leggere e cos'hai già sul comodino per il 2121.

#edytassi #scrivererosa #vitadascrittrice  #twixtmasday
TWIXTMAS DAY #2 Che tipo di 2021 desideri? Vuoi c TWIXTMAS DAY #2

Che tipo di 2021 desideri? Vuoi che le cose, semplicemente, accadano, o vuoi che il prossimo anno abbia una direzione, un'intenzione?

Ci sono cose che non si possono controllare (il 2020 ce lo ha ampiamente dimostrato), ma anche tante altre che invece possiamo scegliere di fare o di non fare, in modo che i singoli mesi non scorrano via come foglie sbatacchiate dal vento.

Per questo, ti invito a fare un semplice gioco.
Pensa ai dodici mesi che hai davanti e divertiti a scegliere un tema per ciascun mese.
Ti faccio un esempio:

Gennaio - Respiro
Febbraio - Luce
Marzo - Amicizia
Aprile - Coraggio
Maggio - Musica
Giugno - Stupore
Luglio - Pazienza
Agosto - Spazio
Settembre - Amore
Ottobre - Risata
Novembre - Vento
Dicembre - Silenzio

Ho scritto delle voci a caso, ma tu prova a scegliere parole che ti risuonano dentro (o fatti ispirare da un mazzo di carte come quelle che vedi nella foto, le Oracle Cards di Denise Linn).
E una volta compilato questo elenco, prova a individuare due o tre categorie di attività collegate al tema dei vari mesi che ti piacerebbe praticare.

Potresti decidere di scrivere o leggere qualcosa legato al tema. O guardare un film, fare un viaggio ecc...
Per gennaio, potresti scrivere un piccolo racconto legato al respiro, o leggere un manuale dedicato alla respirazione consapevole. Oppure andare in un luogo a praticare l'arte del respiro. O magari dedicarti alla respirazione per tot minuti ogni giorno.

E via così, un mese dopo l'altro.
Non ci sono indicazioni specifiche, solo l'intenzione di scegliere come vivere ogni mese, per dargli significato e poterti guardare indietro, a dicembre 2021, pensando "Caspita, guarda quante cose nuove e meravigliose ho fatto!"

#edytassi #scrivererosa #vitadascrittrice #vivereconintenzione
Twixtmas Day #1 In questa settimana così lenta ( Twixtmas Day #1

In questa settimana così lenta (tanto più ora che ha ❄️❄️❄️) ma anche così importante, una delle cose che mi piace fare è rivedere quali sono i gesti che mi hanno fatta stare bene nei mesi trascorsi. Se sto bene, poi faccio tutto più volentieri, mi sento più carica e felice e per questo dedico un po' di tempo a valutare le abitudini e i rituali che voglio conservare, modificare o introdurre.

Nel prossimo anno, le abitudini e i piccoli gesti che voglio conservare sono:

- uscire sul balcone appena mi alzo, con la mia tazza di acqua calda e limone in mano, per fare qualche respiro profondo e risvegliare le sinapsi
- vestirmi sempre e truccarmi un po' anche se non devo uscire
- tenere un "quadernino universale" sempre a portata di mano, nel quale, ogni giorno, appunto tutte le cose che devo fare, che devo ricordare, le idee, le note, nomi, numeri ecc. da rileggere ogni sera per allocare le varie voci e fare ciò che va fatto
- pianificare la sera prima i pasti del giorno dopo, così so se devo scongelare qualcosa, o quanto tempo devo preventivare ai fornelli a pranzo e a cena

I nuovi gesti che mi piacerebbe introdurre, invece, sono:
- fare del micro journaling ogni volta che passo da un'attività lavorativa all'altra per centrarmi, prendere nota di quello che ho fatto e che dovrò fare, per essere consapevole della transizione (magari usando il quadernino universale di cui sopra per allocare le voci e fare il punto)
- leggere mezz'ora dopo pranzo per un momento di relax tutto mio
- preparare la tavola della colazione la sera prima

Questi sono i piccoli gesti con i quali accompagnerò le mie giornate il prossimo anno. Ce n'è qualcuno che ti incuriosisce? E che magari vorresti ti spiegassi meglio? Fammelo sapere nei commenti. 
Se invece volessi dedicare anche tu questa giornata ai piccoli gesti del benessere, quali sarebbero questi gesti? Cosa fai già, che terresti, e cosa introdurresti?

#edytassi #scrivererosa #vitadascrittrice

ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER

E scarica il mio workbook gratuito per scrivere scene che brillano




FANTASTICO!

Ora corri nella tua casella di posta e cerca la mail che ti ho mandato.

Ricorda, questo è un passaggio fondamentale per iscriverti alla mia newsletter e ricevere il mio workbook gratuito.



Copyright © 2021 · Edy Tassi - Cantù (Como) - C.F. TSSDYE69B61B639P - P.Iva: 03769270137 - edy@edytassi.it

Privacy e Cookie Policy

Copyright © 2021 · Darling Theme on Genesis Framework · WordPress · Log in