• Ho scritto
  • Ho tradotto
    • 2018
    • 2017
    • 2016
    • 2015
    • 2014
    • 2013
    • 2012
    • 2011
    • 2010
    • 2009
    • 2008
    • 2007
    • Facebook
    • Instagram
    • Pinterest

Edy Tassi

Racconta il tesoro che hai dentro di te

  • Edy Tassi
  • Home
  • CHI SONO
  • IN REGALO
  • Servizi
  • Agenda Preziosa
  • PERLE SE SCRIVI
  • Contatti

Racconta il tuo Natale

Edy Tassi | 2 Dicembre 2020 | Vita da autrice

Vuoi giocare con me al gioco del Canto di Natale?  Mi riferisco al racconto di Charles Dickens, quello in cui Scrooge viene visitato dai tre spiriti del Natale.

A dicembre, i miei post sono sempre un po’ meno operativi e un po’ più ispirazionali. Il periodo natalizio è, anche in tempi di pandemia, un momento di gioia, di raccoglimento, di riflessione. Ci facciamo coccolare da camini accesi, da libri e coperte sul divano, dalla vicinanza delle persone a cui vogliamo bene.

Anche chi non ama il Natale, può trovare in questi giorni la magia di tempi rilassati, di rami secchi che scricchiolano, di quel bicchiere di vino in più, sorseggiato prima di cena.

Ognuna di noi ha il suo Natale, ha dentro di sé aspetti del Natale che ama e che odia. Ognuna di noi è un po’ Cratchit e un po’ Scrooge.

Per questo vorrei giocare con te a questo gioco, come se fossimo le Scrooge di turno.

I NATALI PASSATI

Nella mia mente, i Natali passati si dividono in due fasi ci sono i Natali prima della separazione dei miei e i Natali dopo la separazione dei miei.

I Natali prima erano natali gioiosi, con la famiglia, per quanto non numerosissima, tutta radunata attorno al tavolo. Mia madre, mia nonna e la mia bisnonna, i giorni precedenti, riempivano spianatoie su spianatoie di tortellini fatti a mano. Il brodo sobbolliva nei pentoloni. C’erano sempre i canapè e la zuppa inglese. La sera della vigilia, facevo una fatica immensa ad addormentarmi perché sapevo che doveva arrivare Babbo Natale e il mattino seguente, dove non c’erano stati altro che il divano e le poltrone, trovavo decine di pacchetti da aprire. Si giocava a tombola. Erano bei Natali.

I Natali dopo sono diventati un’altra faccenda. Innanzitutto, potevo trascorrere la vigilia e la mattina di Natale da una parte, la sera di Natale e Santo Stefano dall’altra. Tutti mi dicevano che così festeggiavo due volte, ma a me non è mai sembrato questa gran meraviglia. Dovevo brindare e fare gli auguri a pranzo in una casa, alzarmi con il boccone ancora in gola e andare nell’altra casa, dove non avevano pranzato perché aspettavano me, e ripetere i brindisi, gli auguri senza aver ancora digerito quello che avevo mangiato poche ore prima. Era tutto abbondante, tutto forzato.

I NATALI PRESENTI

Oggi festeggio il Natale con la famiglia che mi sono costruita. Mio marito, le nostre due figlie, mia madre, che dei quattro nonni è l’unica ancora con noi. Siamo pochi. In realtà siamo sempre stati pochi. Io e mio marito siamo figli unici. E siamo figli di due figli unici. Nonostante i miei tentativi di allargare il cerchio, ho scoperto che a Natale i cerchi tendono a farsi più stretti o più serrati e che è difficile aprire e agganciarsi a quelli degli altri. Nonostante ciò, se i Natali passati si sono moltiplicati, perché dovevo festeggiarne due invece che uno, i Natali presenti si espandono. Comprendono sempre più giorni e preparativi. Sono i Natali delle decorazioni create in casa con le ragazze, dei calendari dell’Avvento condivisi, degli auguri che arrivano da nuove, preziose amiche lontane e ogni giorno suona il campanello, con un pacchettino, una busta. Sono i Natali della famiglia del cuore, non solo di quella biologica.

I NATALI FUTURI

Come saranno? Probabilmente ancora più solitari, a un certo punto, quando le nostre figlie prenderanno la loro strada (una delle quali potrebbe portare oltreoceano). Però posso provare a immaginare come li vorrei. Per esempio, mi piacerebbe organizzare un pranzo con tutte le mie amiche, magari la vigilia, o perché no, proprio il giorno di Natale! Mi piacerebbe trascorrerli da degli amici che vivono a Chicago, con tanta, tanta neve. Sarebbe bello viverli in un rifugio, da qualche parte, dove la tecnologia non arriva, ma i libri sì. Oppure, per una volta, ritrovarmi con tutti i cugini, con noi adulti che chiacchieriamo a tavola e i ragazzi che si rintanano a gruppetti un po’ qui e un po’ là, per tutta la casa. Trascorrere il mese di dicembre senza lavorare, nemmeno un giorno, ma dedicarsi a creare ghirlande, cucinare biscotti, guardare le luminarie delle città con il naso in su e prendersi tutto il tempo per cercare il regalo perfetto per ogni singola persona del cuore.

ORA PROVA TU

Il Natale è un momento intenso perché ci fa notare quello che abbiamo e quello che non abbiamo. La nostalgia che proviamo, per qualcosa che non c’è, indica la strada da imboccare per curare una ferita. La gioia ci aiuta a consolidare quello che ci fa stare bene.

Perciò ora prova tu! Come sono stati i tuoi natali passati, come sono quelli presenti e come potrebbero essere quelli futuri? Cosa c’era e cosa mancava, cosa c’è e cosa manca? Cosa vuoi conservare in futuro e cosa cambiare?

Se ti va, condividi nei commenti le tue riflessioni e raccontami in che direzione ti spingono la nostalgia e la gioia.

HAI GIÀ PENSATO A TUTTI I REGALI DI NATALE? ANCHE QUELLO PER TE? SE SEI ANCORA INDECISA, IO HO QUELLO CHE TI SERVE. UNA MERAVIGLIOSA AGENDA PENSATA SOLO PER CHI SCRIVE E HA UN LIBRO NEL CUORE O NEL CASSETTO. REGALATELA E RENDI SPECIALE QUESTE FESTE, PROGETTANDO IL TUO LIBRO PIÙ BELLO

Tweet
Share
Share
Pin
«
»

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER

e scarica questo fantastico workbook




FANTASTICO!

Ora corri nella tua casella di posta e cerca la mail che ti ho mandato.

Ricorda, questo è un passaggio fondamentale per iscriverti alla mia newsletter e ricevere il mio workbook gratuito.



LE MIE ULTIME PUBBLICAZIONI

IL MIO MANUALE

I MIEI ULTIMI ARTICOLI

SCRIVI UN LIBRO IN 250 PAROLE AL GIORNO

5 CONSIGLI PER UN NATALE DA SCRITTRICE

Racconta il tuo Natale

Per scrivere un libro ti servono: Motivazione, Organizzazione e Tracking

SCRIVIMI

Hai dubbi, domande, curiosità? Vuoi raccontarmi qualcosa sul tuo percorso di scrittura o condividere con me e chi mi segue una tecnica che funziona? QUI c'è il form per contattarmi!
  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest

Image Credits

Gli splendidi ritratti in bio e le foto che abbelliscono la mia homepage sono della bravissima Marina Montorfano (aka M as Me).

Chi sono

Ciao! Sono Edy Tassi. Amo scrivere, tradurre e occuparmi delle donne che hanno un tesoro da raccontare nascosto dentro di sé.
Questa è la mia ostrica, dove trovi i miei servizi e tutto quello che so sulla scrittura! Altro su di me...

Cerca negli articoli

Seguimi su Instagram

Stai scrivendo un libro, ma non sei sicura che la Stai scrivendo un libro, ma non sei sicura che la tua mamma sia la persona migliore a cui chiedere un parere?
Indovina? E' proprio così!
Non perché la mamma non possieda spirito critico (ci sono mamme così severe da obiettare perfino su un inconfutabile 2+2=4), ma perché ci sono persone molto più adatte a darti una mano per capire se la tua storia o il tuo manuale funzionano.
Come ti dicevo qualche giorno fa, quello che ti serve è una beta reader. 
Ma perché la beta reader non faccia più danni della mamma, del papà, del nonno, del fidanzato e delle amiche troppo indulgenti, deve avere delle caratteristiche precise.
Lo so, non te l'aspettavi che anche la beta reader dovesse avere un curriculum di qualche tipo, invece sì.
Ecco qua quelle che a mio parere sono caratteristiche fondamentali:
🤓
– deve essere una lettrice regolare. Una di quelle, per intenderci, che va oltre i tre libri all’anno dei lettori deboli citati nelle statistiche;
🤓
– non necessariamente deve essere una scrittrice a sua volta. Se è una scrittrice che comincia a dirti come lo avrebbe scritto lei, il libro, allora non va bene. La beta reader scrittrice deve privilegiare comunque lo sguardo da lettrice;
🤓
– deve essere una lettrice che ama il tuo genere. Ti immagini un’appassionata di gialli che legge il tuo “polpettone” rosa?;
🤓
– non guasta (anzi è auspicabile) che vanti conoscenze legate all’argomento di cui parli nel tuo romanzo. Se hai ambientato la tua storia in un salone per estetiste, conviene che sappia come si applica uno smalto semipermanente (questo per dire che non sto parlando di conoscenze di fisica quantistica, anche se in un romanzo con una protagonista scienziata, potrebbero tornare utili)  in modo da sgamare tutti i tuoi eventuali errori.
😍
Se poi capita che una tua amica abbia queste caratteristiche, tanto meglio! Non facciamo di tutta un'erba un fascio, giusto?
Ora non ti resta che sapere cosa chiederle, ma di questo te ne parlo nei prossimi giorni!
Nel frattempo, se scrivi, hai già una o più beta reader? O sei tu una beta reader di qualcuno? 
Qual è la tua esperienza?

#edytassi #ispirautrice #scrivererosa #perlesescrivi #perleseleggi #parolecomeperle #parolepreziose
Ogni scarrafone è bello a mamma soja. A questa r Ogni scarrafone è bello a mamma soja. A questa regola non sfugge nessuno scarraf… ops, nessun figlio, nemmeno se cartaceo. Perciò può capitare che quel romanzo che ai tuoi occhi appare avvincente, profondo o spassosissimo, in realtà non lo sia poi così tanto. E no, non è affatto rassicurante che anche la tua mamma, il tuo papà, il tuo fidanzato ti dicano che è il capolavoro del secolo perché loro lo leggono con gli occhi del cuore.
Ecco perché ti serve qualcuno di più spietato.😎
Ti serve una beta reader.
🧐
Conosci questa figura?
E' davvero insostituibile per chi scrive, perché oltre a una certa competenza deve essere una persona di cui ti fidi totalmente e per fidarti totalmente, questa
persona deve possedere due doti:
🤩 onestà
🤩 spirito critico
La prima te la dimostra dicendoti cosa c’è che non
funziona nel tuo romanzo (perché credimi, c’è sempre qualcosa che non funziona), il secondo dicendotelo in modo costruttivo.
🤓
Ma questo a ben pensarci, vale un po' per tutti i lavori creativi e, esageriamo, per tutti i rapporti. Cosa te ne fai, vicino a te, di qualcuno che ti dice che va tutto
bene o che, al contrario, non ti dice se c'è qualcosa
che non va?
🤓
Credo che ognuna di noi dovrebbe avere vicino una
beta reader, anche se non scrive. Una beta reader
della vita, insomma!
🥰
Prova a pensarci. Chi hai, vicino a te, che davvero ti ha a cuore e che ti dice quando stai raccontando una storia sbagliata, che ti mostra una trama diversa o che ti aiuta a diventare tu stessa un personaggio migliore?
Una persona che non si limita a considerare, tra sé e
sé che quello che hai fatto, detto o scritto è una
schifezza, (magari lasciandoti una stroncatura
anonima, simbolica o reale da qualche parte)?
C'è chi le chiama amiche. Sorelle. O, chissà, magari
anche beta reader.
@lespeziegentili 

#edytassi #ispirautrice #scrivererosa #perlesescrivi
#vitadautrice
Quando ho letto questa frase ho fatto sul salto su Quando ho letto questa frase ho fatto sul salto sulla sedia (o sul divano, non ricordo più!) perché è verissima.
🌸
Ogni volta che entro in una libreria, ho come l'impressione che certi libri "spicchino". Faccio scorrere lo sguardo sui volumi esposti ed ecco che per qualche misterioso motivo l'occhio mi cade proprio su quello, come se fosse un filo più a fuoco, un filo più visibile.
Quindi forse sì, noi scegliamo libri che, per certi versi, ci hanno già scelte.
🌸
La cosa divertente potrebbe essere capire perché lo hanno fatto. Cosa vogliono? E soprattutto, cosa possono darci?
🌸
Il libro della Allen prosegue così: "A volte, quello che c'è dentro ti cambierà la vita, a volte non ci sarà nemmeno bisogno di leggerlo. A volte avere intorno un libro è semplicemente un conforto".
Ma quanto è bello pensare che un libro ci scelga e lo faccia per darci conforto, anche solo con la sua presenza?
Forse questo spiega quel senso di calore di accoglienza che si prova entrando in una stanza piena di libri.
Tra l'altro ti consiglio assolutamente di leggere il libro della Allen. Pensa che a una delle protagoniste, Chloe, i libri compaiono davanti come per magia, sul divano, sul sedile della macchina, in bagno, nel frigorifero. E sono sempre quelli di cui ha bisogno!
🌸
Per quanto mi riguarda, l'ultimo libro che mi è saltato incontro è La biblioteca di mezzanotte, di Matt Haig. Come nella citazione, non l'ho ancora letto, ma la copertina ha dei colori bellissimi e, neanche a dirlo, parla di libri. Stavo camminando nella libreria e per una volta non stavo guardando i tavoli delle novità o dei volumi esposti in modo più visibile, ma gironzolavo dalla parte degli scaffali un po' più defilati, quelli con i libri messi di costa, tanto per intenderci. Ma questo era messo con la copertina frontale. Ed era l'unico di tutta la parete. Allora non ci ho fatto caso, l'ho semplicemente preso in mano e acquistato. Chissà se lo aveva appoggiato così qualcuno o se si era messo in mostra proprio per me?
🌸
Tu hai mai avuto la sensazione di essere scelta da un libro? E che libro era?

#edytassi #ispirautrice #leggererosa #scrivererosa #perleseleggi #perlesescrivi
🌟Ho sempre creduto nella magia della parola scr 🌟Ho sempre creduto nella magia della parola scritta e nella sua capacità di ispirare.
Soprattutto, in un mondo in cui in tanti dicono le stesse cose, la parola scritta ha il potere di cristallizzare il pensiero e renderlo unico. 
🤩
Se scrivi un libro, infatti, significa che hai qualcosa da dire, hai qualcosa da condividere e siccome almeno il 90 per cento di chi vorrebbe scrivere un libro si limita a sognarlo e basta, se tu ci riesci, questo ti mette automaticamente un gradino sopra agli altri.
🥇
Non sei speciale solo per quello che sai e per quello che dici ma anche perché hai un libro che lo dimostra.
📚
Questo è il fascino esercitato dai libri. Un fascino che, se sei come me, vivi e respiri ogni singolo giorno. Ne percepisci la forza quando stringi tra le mani quei fogli ricchi di parole, di possibilità, di un futuro più simile a come lo sogni.
📚
Non è vero?
📚
Per questo ho creato il mio laboratorio dedicato ai manuali. I manuali sono lo strumento per raccontare chi sei e quello che sai e trasformarlo in ispirazione, in forza, in una quotidianità più ricca e speciale per chi lo leggerà.
📚
Un manuale è un amico, rassicurante e paziente, che  mi mostra chi potrei essere, cosa potrei fare, dove potrei andare.
Non si limita a puntare il dito verso una vaga direzione, ma mi prende per mano e mi accompagna.
✨
Anche tu sogni di prendere per mano qualcuno? Anche tu sogni di accompagnarlo verso una destinazione magica e speciale?
Segui il link in bio e scopri come, questa possibilità è più reale di quello che forse pensi!🌟
 
Photo @giui.it 
#edytassi #ispirautrice  #scrivererosa #perlesescrivi #manualirosa
Cosa c'è di più divertente che leggere un libro? Cosa c'è di più divertente che leggere un libro?
Scegliere quello successivo!
Adoro entrare nelle librerie. Non c'è passeggiata in centro, gita fuori porta, pomeriggio di shopping a Milano che non preveda almeno una sosta in libreria. E se non ci sono librerie, vanno bene le bancarelle, i mercatini, qualsiasi cosa dove ci siano dei fogli tenuti insieme da una copertina e da un po' di colla. Mio marito e le mie figlie lo sanno e subiscono in (quasi) silenzio.
D'altronde, se come me sei una lettrice compulsiva, sai che non è possibile entrare in una libreria senza comprare qualcosa. 
Un'abitudine che mi rifiuto di combattere o ostacolare e che invece ho deciso di valorizzare, creando la mia libreria personale.
Cosa significa?
Che ho allestito una libreria apposita per i libri non letti e quando devo scegliere una nuova lettura mi avvicino agli scaffali come se fossi davvero in una libreria. Li osservo, mi faccio ispirare, cerco di capire quale mi sta chiamando, di quale ho bisogno, qual è la lettura più adatta per come mi sento o per il momento che sto vivendo. Non c'è niente di più bello per me che osservarne i dorsi e ricordarmi che cosa mi avevano promesso, quando li ho comperati.
E' il momento in cui tutto è possibile e io devo solo allungare una mano e decidere quali emozioni vivere.

Tu dove tieni i tuoi libri? Hai una "libreria personale" come me dove tieni tutti quelli ancora da leggere?

PS: Come avrai capito, amo ancora i cartacei, perché solo così posso assaporare il momento della scelta. Farmi attirare dal titolo, dai colori della copertina, dalla sensazione del libro tra le mani, annusarne le pagine e sentire se lo scricchiolio di quando li apro è quello giusto.

#edytassi #ispirautrice #perlesescrivi #scrivererosa #leggererosa
Ti piacerebbe scrivere un romanzo con più ritmo? Ti piacerebbe scrivere un romanzo con più ritmo? Negli ultimi giorni ho dedicato i miei post proprio a questo argomento perché il ritmo è un fattore determinante. Sapere quali sono i metodi per accelerarlo (e quindi, di conseguenza, anche per rallentarlo) ti permette di creare l'effetto che più preferisci. Vuoi che il tuo romanzo risulti veloce, avvincente e ritmato? Oppure preferisci raccontare una storia calma, pacata e introspettiva?

#edytaassi #ispirautrice #scrivererosa #perlesescrivi
Meglio un libro lento o veloce? 🤓 Spesso veniam Meglio un libro lento o veloce?
🤓
Spesso veniamo scoraggiate a scrivere libri lenti, perché "lento" equivale a noioso e visto che il compito di una scrittrice è di mantenere viva l'attenzione delle lettrici, sembrerebbe non esserci difetto peggiore della noia.
🐌
Se così fosse, però, i classici non esisterebbero più (e qualche studente di oggi e di ieri forse ne sarebbe contento!). Inoltre, molte persone amano i libri lenti perché non considerano quella lentezza noiosa ma rilassante: dopo una giornata di lavoro preferiscono qualcosa di quieto.
🐌
I libri lenti sono quelli pieni di "tangenti", cioè di parti che non attengono strettamente alla storia principale o che non ne rappresentano l'essenza. Se potessimo rappresentare graficamente queste parti, useremmo delle parentesi. Enormi parentesi che contengono paragrafi e a volte pagine.
🐌
I libri lenti quindi, sono libri che fanno rallentare e ti invitano ad assaporare le parole, le sfumature, libri in cui non hai fretta di vedere come va a finire, perché riconosci in altro il loro valore.
🐌
Di solito, un libro lento è character driven, cioè si focalizza sui personaggi, sulla loro interiorità, sulle loro paturnie, diciamo. E di solito, un libro lento stimola la riflessione, i pensieri.
🐰
I libri veloci sono l'opposto (ma va?). Sono libri che ti costringono a trascurare tutto il resto, pasti e sonno compresi, per scoprire come va a finire. Le tangenti non sono previste. Non c'è tempo per riflettere, elucubrare, farsi pippe mentali. I libri veloci sono fughe, sono intrattenimento puro. Sono libri plot driven e pieni di conflitto reale. Un libro veloce è un libro che ispira emozioni: paura, ansia, batticuore, rabbia, amore, allegria.
🐰
Cosa sia meglio?
🤔
Credo che la cosa importante sia la consapevolezza, nella lettura e nella scrittura.
Sei d'accordo con questa analisi?
Photo @giui.it 

#edytassi #scrivererosa #perlesescrivi
Durante le vacanze ho letto diversi libri. Uno di Durante le vacanze ho letto diversi libri. Uno di questi è Un invito inaspettato di Trisha Ashley.
Una pagina dopo l'altra, un capitolo dopo l'altro mi sono resa conto di una caratteristica di questo romanzo, che ho deciso di approfondire con te nei prossimi post e nelle prossime storie. 
La caratteristica di cui parlo è la lentezza.
Per me, infatti, questo libro è senza dubbio un libro lento.
Ecco perché, nei prossimi post, ti parlerò di ritmo. Di cosa rende un libro lento o veloce.
Ma prima di cominciare, mi piacerebbe sapere come la pensi tu.
Ti piacciono di più i  libri lenti o veloci? E sapresti dirmi che cosa li rende tali?
#edytassi #ispirautrice #scrivererosa #perlesescrivi
Nella mia storia di ieri ho inserito un piccolo qu Nella mia storia di ieri ho inserito un piccolo quiz per farti indovinare in cosa intendo concentrarmi nei prossimi mesi (scrivere il nuovo romanzo!) e oggi condivido con te il percorso di riflessioni che mi hanno condotta lì.
Sì, perché se questa decisione potrebbe sembrarti ovvia. Non altrettanto lo è, forse, il processo che ho seguito per prenderla.
 
Negli ultimi tempi mi sono accorta di una cosa: non possiedo abbastanza sinapsi per essere creativa in più ambiti contemporaneamente. Questo mi ha posto davanti a un interrogativo. Qual è l’unica cosa in cui ho bisogno di essere creativa in questo momento?
 
La risposta è stata: scrivere il prossimo romanzo.
Perché?
Certo mi occupo di coaching per scrittrici e essere una coach che ha alle spalle dei libri aumenta l’autorevolezza, ma non è indispensabile. Dopotutto, anche nello sport non tutti i coach sono stati dei campioni a loro volta, vero?
 
La vera molla che mi ha fatto prendere questa decisione ha a che fare proprio con quel concetto di “unica cosa”.
 
Qual è l’unica cosa che mi identifica? Che fa di me quella che sono, anche quando mi guardo allo specchio? Qual è quella cosa senza la quale ho l’impressione di non essere più io?
 
La scrittura. Per quanto io possa dedicarmi ad altro, se non scrivo sento di mancare a me stessa. Tutto il resto viene da sé. Il coaching, la promozione sui social... sono parti necessarie, importanti e divertenti ma l’anima di quello che faccio sta nella scrittura. Parafrasando la locuzione latina: scribo ergo sum.
 
Ora giro la domanda a te. Come completeresti la frase ... ergo sum? Qual è la tua “unica cosa”, quella dove risiede l’anima di ciò che sei? Le stai dedicando tutte le tue sinapsi?

#edytassi #scrivererosa #vitadascrittrice #perlesescrivi

ISCRIVITI ALLA MIA NEWSLETTER

E scarica il mio workbook gratuito per scrivere scene che brillano




FANTASTICO!

Ora corri nella tua casella di posta e cerca la mail che ti ho mandato.

Ricorda, questo è un passaggio fondamentale per iscriverti alla mia newsletter e ricevere il mio workbook gratuito.



Copyright © 2021 · Edy Tassi - Cantù (Como) - C.F. TSSDYE69B61B639P - P.Iva: 03769270137 - edy@edytassi.it

Privacy e Cookie Policy

Copyright © 2021 · Darling Theme on Genesis Framework · WordPress · Log in