Quando hai bisogno di dimagrire? Vai a fare una settimana di dieta a Tabiano.
Quando hai bisogno di disintossicarti? Vai a fare una settimana detox a Salsomaggiore.
Quando hai bisogno di riposarti? Vai in vacanza e ti dimentichi della sveglia.
Quando vuoi scrivere? Organizzi un writing retreat!
Spesso, il tran tran quotidiano rende molto difficile scrivere anche se tu sei una che si impegna e fa sempre un sacco di buoni propositi, tipo scrivere tutti i giorni o scrivere come prima cosa la mattina.
Se lavori fuori casa hai i minuti contati, devi destreggiarti tra l’organizzazione famigliare, gli orari di ufficio, il rientro a casa nell’ora di punta. Forse riesci a ritagliarti qualche minuto di scrittura se viaggi con i mezzi e te ne stai per mezz’ora con il computer o il tablet aperto sulle ginocchia, premuta in un angolo, con lo zaino dello studente davanti a te tra i piedi (letteralmente) e la vicina alla tua destra che inveisce per tutto il tempo contro il caporeparto stronzo che non ha voluto darle il permesso per uscire prima venerdì.
Se sei a casa, SEMBRA che tu abbia le giornate tutte a tue disposizione, ma sai benissimo che non è così! Soprattutto se sei a casa non a contare i petali delle ortensie ma a crescere gli eredi della dinastia, che di sicuro hanno in mente tutto tranne lasciarti libera due ore (due minuti?) per scrivere in santa pace.
Ed ecco che, allora, ne sono sicura, scatta il fatidico pensiero:
Ah, se solo potessi andarmene per qualche giorno a scrivere in un posto tranquillo! Dove non c’è nessuno che mi disturba, dove non ho ascelle pezzate ad altezza narici, dove non ci sono ginocchia sbucciate da medicare, dove non devo occuparmi di nessun altro che di me stessa e del mio file su word.
Ecco, quello a cui stai pensando è un writing retreat.
E luglio è il momento perfetto per provare a organizzarne uno, magari ad agosto, quando puoi contare su qualche aiuto in più o su qualche giornata di dolce far niente di marito e figli.
Certo, in rete ci sono un sacco di possibilità fighissime (e costosissime). Se puoi permettertele, perché no?
Queste, per esempio, a me attirano un sacco.
Se invece è meglio tenere sotto stretta osservazione i cordoni della borsa, nulla ti vieta di provare a organizzare un tuo personale writing retreat low cost.
Ma cos’è un writing retreat?
Fondamentalmente è un periodo di tempo che decidi di dedicare solo e soltanto alla scrittura, in un luogo che concilia la concentrazione e la creatività.
Non solo, spesso ti ritrovi in compagnia di scrittrici come te, che capiscono benissimo la tua necessità di saltare un pasto o restare in pigiama fino alle cinque di sera se sei preda di un potente impeto creativo. E con le quali puoi condividere blocchi o dubbi.
Io ho vissuto qualcosa di simile a Matera, durante il Women Fiction Festival. Lì, l’energia creativa fluiva come acqua piovana lungo le strade. E potevi isolarti in qualsiasi momento in un angolo, con una collega, per chiacchierare di storie, scene e personaggi. Non era un vero e proprio retreat come lo intendo nei post di questo mese, ma di sicuro l’energia era quella.
Ma tornando quindi a noi. Un writing retreat può avere una durata variabile, perciò non pensare che se non puoi permetterti di salutare marito e pargoli per quindici giorni, per te questa possibilità resta off limits. E può svolgersi ovunque, a patto che questo ovunque ti permetta di scrivere in tranquillità.
Può durare un giorno, un weekend, una settimana (se sei fortunata). E richiede solo un minimo di organizzazione.
Si possono organizzare writing retreat in barca, in montagna, al mare, in un monolocale di città e perfino in un parco.
L’importante è che tu sappia come farlo.
Ti servono:
- una data
- un luogo
- un obiettivo
- un po’ di organizzazione
Nelle prossime settimane affronterò tutti questi argomenti e per agosto sarai prontissima per il tuo primo writing retreat personale.
Oggi cominciamo con…
LA DATA
Il primo passo fondamentale, infatti, è decidere il quando.
Se il tuo desiderio di scrivere non è un segreto che per tutti questi anni hai tenuto solo per te, di sicuro la tua dolce metà, i tuoi genitori, i tuoi fratelli/sorelle e i tuoi amici ne saranno a conoscenza. Anzi, magari li hai talmente tormentati con questa tua idea di diventare scrittrice o con i tuoi lamenti sul fatto che non hai mai tempo di buttare giù nemmeno la lista della spesa, che con ogni probabilità accoglieranno con entusiasmo la possibilità di liberarsi di te per permetterti di dedicare qualche giorno alla scrittura.
Riunisci il parentado ed esponi il tuo progetto, cercando di capire qual è il momento migliore per tutti e quanto tempo libero ti possono garantire.
Consiglio, chiedine sempre un po’ di più, tanto ci penseranno loro a restringere le maglie.
Ambisci a una giornata? Proponi un weekend.
Ambisci a un weekend? Proponi un weekend lungo.
Ambisci a una settimana? Proponi dieci giorni.
Una volta stabilito l’arco temporale di cui potrai disporre, individua le date migliori. Molto dipende da dove vai, ma di solito i giorni infrasettimanali sono più tranquilli un po’ ovunque, rispetto al weekend. Ma ci sono luoghi che durante il weekend si svuotano (e di luoghi parleremo la prossima settimana). L’importante è che tu segni sul calendario di casa le date che decidete con una bella X visibile a tutti. Finché quella X non c’è, non c’è nemmeno il writing retreat, ricorda!
ORA TOCCA A TE. TI PIACEREBBE ORGANIZZARE UN WRITING RETREAT? COSA VORRESTI FARE? COME TE LO IMMAGINI?
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