Vuoi scrivere un libro, ma hai paura di non farcela perché l’idea di scrivere 400 pagine un po’ ti angoscia. Sono tante. Tantissime!
Hai ragione. Pensare a un libro tutto insieme può spaventare. Io quando inizio un nuovo romanzo penso: non ce la farò mai!
Ma come si dice in inglese, eat the elephant one bite at a time. Cioè, un elefante si mangia un morso alla volta.
Come?
In questo post ti ho consigliato di scrivere tutti i giorni, o per lo meno, di avere un ritmo costante di scrittura.
Si tratta sicuramente del primo obiettivo di tipo organizzativo che ti devi porre per mangiare l’elefante.
Ma per riuscire a scrivere un libro in tempi accettabili e in modo omogeneo, devi porti anche un obiettivo numerico. Cioè, devi domandarti: quante pagine devo scrivere, minimo, al giorno?
Certo, se la musa della scrittura venisse a farti una visita a sorpresa e ti desse lo slancio per scriverne venticinque, non sarei certo io a dirti di scriverne di meno per rispettare un programma. Asseconda la musa e alla fine ubriacati pure, o strafogati con una bella montagna di profiterol!
Siccome però di scrittrici ce ne sono tante e la musa, poverina, è solo una, non puoi pretendere che venga tutti i giorni da te.
Ma quando lei è impegnata a stimolare la creatività di qualcun altro, tu devi comunque andare avanti con il tuo romanzo, giusto? Se vuoi finirlo davvero, intendo.
Quindi non ti resta che darti un obiettivo tu. Che sia ragionevole, ovviamente, e compatibile con il tempo che hai a disposizione e con la tua capacità di scrittura.
Per esempio, se riesci a ritagliarti solo un’ora al giorno, difficilmente in quell’ora riuscirai a scrivere dieci pagine. Meglio essere realiste e partire con un numero più basso.
Tipo due, tre pagine al giorno.
Stabilendo un obiettivo ragionevole, infatti, non rischi di perdere la motivazione perché per una settimana di fila hai scritto quattro pagine al giorno invece di otto o dieci. Inoltre, stabilire un obiettivo ragionevole distoglie la tua attenzione dal SUPER MEGA OBIETTIVO STELLARE (cioè l’elefante) di scrivere un libro di 400 PAGINE, che al solo scrivere quel 400 anche a me comincia a mancare un po’ il respiro.
Soprattutto, il mio consiglio è di non paragonarti (ancora) agli scrittori professionisti, quelli che per intenderci possono dedicare alla scrittura una mattinata o addirittura una giornata intera.
Nel suo famoso On Writing, Stephen King rivela di scrivere tutti i giorni (Natale, compleanno e 4 luglio compresi), tutta la mattina. Il suo ritmo è di circa 2000-2500 parole al giorno, pari più o meno a dieci pagine. E se non raggiunge quel risultato prima di pranzo, continua dopo. Anne Rice ne scrive 3000, Lee Child 1800, Michael Crichton addirittura 10.000 (al suo confronto tutti gli altri sembrano dei dilettanti, vero?).
Ma tu, che già fai fatica a trovare un’ora, figurarsi una mattinata intera libera, non hai bisogno di ambire a questi ritmi (Hemingway scriveva solo 500 parole al giorno, e chi siamo noi per pensare di dover fare meglio di lui?). L’importante, come dico sempre, è la costanza. E se perfino degli scrittori affermati come Stephen King, Anne Rice, Lee Child e Michael Crichton, che in teoria possono dedicare tutto il giorno alla scrittura, si impongono un ritmo, a maggior ragione dovresti farlo tu, che strappi quel tempo alle mille incombenze quotidiane.
Tre pagine ti sembrano poche?
Allora facciamo un piccolo calcolo insieme.
Ipotizziamo che tu stabilisca di poter scrivere dal lunedì al venerdì. In una settimana le pagine diventerebbero 15. In un mese 60. Un ritmo non male, che ti permetterebbe in sei mesi di scrivere un libro di 360 pagine.
Una prima stesura in sei mesi è un risultato di tutto rispetto, secondo me. Ritornando al detto inglese sull’elefante, magari non sarà l’equivalente di un mammuth, ma di sicuro non è nemmeno un topolino. Non credi anche tu?
E ORA DIMMI, TU HAI GIÀ UN TUO RITMO DI SCRITTURA? QUANTE PAGINE RIESCI A SCRIVERE DI SOLITO AL GIORNO? QUANTO TI VIENE FACILE MANTENERE QUESTO RITMO?
Photo Credits: Edy Tassi TradAutrice
Mi hai rincuorato perché mi sentivo strana, a volte scrivo poco, il che mi porta chiudere word, demoralizzarmi e a piangere da sola. Mi hanno sempre detto che dovrei scrivere almeno 30 pagine al giorno ed io mi sono sentita come la cretina di turno che fatica ad arrivare alla quarta pagina in un giorno. Grazie per l’articolo.
Cara Erika, addirittura 30 pagine? Mi sa che nemmeno un fenomeno come Stephen King potrebbe rispettare questo ritmo!
Anzi, mi pare che il suo word count giornaliero si fermi a 2000. E se bastano a lui per scrivere tutto quello che scrive…
Sono convinta che ciascuno di noi debba rispettare i propri ritmi. Scrivere è un piacere. Certo, se scrivi per professione, allora devi darci dentro di più, per rispettare impegni, scadenze ecc. Ma nella maggior parte dei casi, vale più la costanza che la quantità.
Non perderti d’animo e continua a scrivere serena.
Un abbraccio!
Sarebbe bello renderlo una professione, ma a piccoli passi… :3