Da oggi mi sveglierò un’ora prima tutte le mattine; da oggi smetterò di mangiare cioccolato; da oggi camminerò mezz’ora tutti i giorni. O se vuoi scrivere… da oggi scriverò tre pagine tutti i giorni!
Non hai certo bisogno che io vada avanti, vero?
Di certo anche tu ogni tanto ti riproponi qualcosa di simile.
Il momento preferito per fare buoni propositi è gennaio, ma sono sicura che, come me, in realtà ne fai tutto l’anno.
E magari i tuoi buoni propositi funzionano così: al primo di gennaio decidi di andare in palestra, per essere perfetta alla prova costume. Poi però dopo due o tre settimane, smetti. Troppo lavoro, troppa famiglia, troppa pigrizia. Allora ti dici, ok, comincio a marzo, tanto alle vacanze manca ancora un sacco di tempo. E succede la stessa cosa. Allora ti dici che da maggio, basta, non ti ferma nessuno, andrai a correre tutte le sere, che si sta bene e non fa più freddo. Ma indovina? Arriva il momento della prova costume, tu non hai fatto niente e ti dici, ok, quest’estate va così, e poi non sarò l’unica sotto l’ombrellone a dover stare attenta su quale fianco mi sdraio, no? Ma da settembre…
Il problema sai qual è?
Che adottare nuove abitudini non è affatto semplice.
E le variabili che ne condizionano la buona riuscita sono due: il livello di difficoltà e la motivazione.
L’unica combinazione a prova di fallimento è quella tra un’abitudine facile e una motivazione forte.
Se non hai una motivazione forte, infatti, direi che la partita è persa in partenza, anche se si tratta di imparare a iniziare la giornata bevendo un bicchiere d’acqua.
Quindi il primo passo che devi fare per adottare una nuova abitudine è capire quanto sei motivata a farlo. Se non hai una motivazione forte, domandati perché. Magari non è quello che vuoi davvero. (Quante volte io mi sono resa conto che volevo una cosa solo perché la volevano tutti gli altri, ma in realtà non mi importava.) E magari dovresti adottare un’abitudine leggermente diversa, di cui senti più bisogno.
L’importante è che tu sappia che la tua vita è composta da un susseguirsi di abitudini. Ogni tuo gesto, a ben pensarci, è un’abitudine. L’ora in cui ti alzi, cosa mangi a colazione, come cominci la giornata lavorativa, cosa fai nel tempo libero, come ti prendi cura del tuo corpo, come interagisci con gli altri. Tutta questa catena di azioni che ti accompagnano ogni giorno sono abitudini.
E la tua vita sarà tanto più bella quanto migliori sono le tue abitudini.
Ma per quanto tempo bisogna “tenere duro” prima che un’azione diventi un’abitudine?
Io per tantissimo tempo ho pensato che ci volessero i famosi 21 giorni. La teoria dei 21 giorni nasce nel 1960 con Maxwell Maltz, un chirurgo estetico autore del libro Psicocibernetica. Maltz aveva infatti notato che i pazienti a cui era stato amputato un arto, impiegavano 21 giorni ad abituarsi. Quindi ha dedotto che quello fosse il tempo necessario per sviluppare una qualsiasi altra abitudine.
Di recente però ho scoperto altre due teorie secondo le quali di giorni ce ne vogliono almeno 30 o addirittura 66.
Perché?
Secondo Hal Elrod, l’autore di The Miracle Morning, il processo per adottare una nuova abitudine si articola in tre fasi:
dal giorno 1 al giorno 10: è la fase insopportabile, quella in cui fai più fatica.
dal giorno 11 al giorno 20: è la fase fastidiosa, quella in cui cioè ti costa ancora un certo sforzo ma cominci a sentire che sei sulla strada giusta.
dal giorno 21 al giorno 30: è la fase inarrestabile. A questo punto hai capito che la nuova abitudine funziona, sei euforica, non ti resta che continuare così per sempre.
Il bello di questa suddivisione in tre fasi è che ti fa capire che non dovrai soffrire per sempre, quando cerchi di adottare una nuova abitudine, ma che dovrai tenere duro solo per dieci giorni. E questo ti aiuta a non mollare. C’è luce in fondo al tunnel! L’importante è non cantare vittoria al ventesimo giorno, pensando, è fatta!, perché in realtà il consolidamento non è ancora avvenuto.
Infine i 66 giorni. Questo intervallo è frutto di uno studio svolto nel 2009 dall’University College di Londra. Gli studenti che hanno partecipato allo studio impiegavano da un minimo di 18 giorni a un massimo di 254 giorni per adottare una nuova abitudine a seconda che questa fosse facile o difficile. In media però i giorni erano proprio 66, cioè, il sessantaseiesimo giorno era quello in cui gli studenti smettevano di compiere l’azione spinti dalla forza di volontà ma la eseguivano automaticamente perché, appunto, era diventata un’abitudine.
Ok, dirai tu, alla fine però, che si tratti di 21, o 30, o 66 giorni, l’unico modo per consolidare una nuova abitudine è perseverare. E come si fa a perseverare?
Ecco, a questo punto posso spiegarti qual è il mio metodo preferito.
Lo ha inventato un comico americano, Jerry Seinfeld. Lo conosci?
Anche se non lo conosci, puoi però imparare a utilizzare il suo metodo, che in inglese si chiama Don’t break the chain, cioè, non spezzare la catena. Per diventare un comico di successo, Jerry pensava servisse un repertorio sempre nuovo e quindi si imponeva di scrivere battute tutti i giorni. Ogni giorno tracciava una x sul calendario. E pian piano tutte quelle x hanno cominciato a formare una catena. A quel punto, lo scopo per lui non era più scrivere battute tutti i giorni, ma non spezzare la catena.
Trovo che questo sia un metodo molto efficace, perché sposta il fuoco della tua attenzione, dall’abitudine, a una cosa semplice come una croce. Pensa a che soddisfazione vedere tutte quelle croci che si accumulano sul calendario! E prima che te ne rendi conto i 21, i 30, i 66, perfino i 254 giorni sono trascorsi e tu hai adottato una nuova abitudine.
Vuoi provarci?
Puoi usare un normale calendario da parete con un mese per pagina. Oppure puoi crearti un foglio excel suddiviso nei dodici mesi o, ancora, con 365 caselle. Come preferisci.
Questo metodo è diventato talmente popolare che esistono perfino delle app. Perciò se sei un tipo tecnologico, qui trovi una versione per il pc e qui una versione per iPhone o per Android.
Il mio ultimo consiglio è però di non cercare di adottare più abitudini contemporaneamente. Non strafare! Se non non ce la fai. Migliora la tua vita un’abitudine alla volta.
TU CONOSCI ALTRI METODI PER ADOTTARE UNA NUOVA ABITUDINE? HAI QUALCHE TRUCCO CHE VUOI CONDIVIDERE CON ME?
Photo Credits: Marina Montorfano aka M as Me
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