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Edy Tassi

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I tre segreti della forza di volontà (e due consigli per usarla meglio)

Edy Tassi | 11 Aprile 2018 | Motivazione, Organizzazione


 

Come vanno i buoni propositi di gennaio?
Stai scrivendo tutti i giorni?
Non so come hai risposto (anche se un po’ lo immagino), ma marzo mi sembra un ottimo mese per parlare di forza di volontà. Sei d’accordo?
Perché in molti casi a marzo, e spesso anche prima, i nostri buoni propositi sono ormai tutti naufragati.
E continueranno a farlo se prima non impari questi tre piccoli segreti sulla forza di volontà.

Primo segreto: la forza di volontà non è un muscolo (quindi non serve esercitarlo come avrai sentito dire), ma una luce.
Più il fascio di luce è ampio, però, più la sua potenza diminuisce. Più converge su un unico punto, più la sua potenza aumenta fino a diventare una specie di raggio laser. Se perciò a gennaio ti sei ripromessa di andare in palestra tre volte alla settimana, darti all’uncinetto e scrivere un libro, sei sulla strada sbagliata. Scegli qual è la cosa più importante per te ora: dimagrire?, riempire la casa di centrini?, o scrivere un libro?

Secondo segreto: la forza di volontà è come un bambino piccolo che ha bisogno di gratificazioni.
Ok,  il tuo obiettivo principale è scrivere un libro. Ottimo.
Ma perché vuoi scriverlo?
Se stai per dirmi che vuoi condividere la tua esperienza, che vuoi emozionare le lettrici, che vuoi farle sognare, o trasformarle in donne migliori ecc…, tutte motivazioni splendide, che condivido pienamente,  sappi che la tua forza di volontà si è già infilata il bikini e si sta spalmando la crema solare, pronta a imbarcarsi sul primo aereo e sparire fino a non si sa quando.
Per quanto possa sembrare cinico, la forza di volontà ha bisogno di divertirsi, di giocare, di gratificazioni. Altrimenti, ciccia.
Quindi devi dirle che vuoi scrivere un libro per diventare famosa, per firmare autografi o girare l’Italia facendo presentazioni (ricca… no, questa non se la berrebbe nemmeno lei!).
Fagliele vedere, tutte queste cose, dille che se ti aiuta anche lei potrà venire insieme a te, e vedrai come spariscono in fretta costume e crema solare!

Terzo segreto (il più importante): per funzionare la forza di volontà ha bisogno di energia.
Hai deciso cosa vuoi, hai spiegato alla tua forza di volontà perché lo vuoi (e lei è d’accordissimo)… ora non ti resta che metterti all’opera.
Ma ops!, che succede? Arrivi a casa dal lavoro, per tutto il giorno hai immaginato di metterti alla scrivania, e adesso l’unica cosa che hai voglia di fare è gettarti sul divano a peso morto. Sai perché? Perché la forza di volontà non è illimitata. Per funzionare deve essere carica. Come una pila. E come una pila, prima o poi si scarica. Magari proprio nel momento sbagliato.
Te lo ripeto:

LA FORZA DI VOLONTÀ NON È ILLIMITATA.

Non puoi usarla per tutto il giorno e pretendere che la sera, dopo cena, ti sostenga e ti aiuti a sederti alla scrivania a scrivere.
Perciò devi imparare a considerare la forza di volontà come qualcosa che si consuma. E che va usata con attenzione, altrimenti rischi di finirla proprio sul più bello, cioè quando dovresti fare qualcosa a cui tieni davvero, ma sei stanca e facile vittima delle tentazioni. Per aiutarla devi darle la possibilità di ricaricarsi, con il riposo (ecco perché dicono che il mattino ha l’oro in bocca!). Ma durante il giorno impara a scegliere bene quando vale la pena usarla. Altrimenti, sai cosa succede? Che ricadi nei tuoi comportamenti abituali. Cioè, invece di scrivere, arrivi a casa e ti butti sul divano a guardare la televisione. Lo so perché la prima ad averlo sperimentato sulla sua pelle sono io.
Sai quante volte mi sono detta: vorrei proprio buttarmi sul divano ma devo tradurre (minimo!), adesso che ho tradotto vorrei proprio buttarmi sul divano ma devo fare la spesa (certo, se no che si mangia?), ora che ho fatto la spesa vorrei proprio buttarmi sul divano ma devo andare a prendere le bambine a scuola (giusto, mica vorrai lasciarle là!) e via così. Finché non arriva il fatidico: ora che ho cucinato, lavato, sistemato ecc vorrei proprio buttarmi sul divano ma devo scrivere (sei scema? Buttati sul divano che non ne puoi più. Hai fatto tantissimo, scriverai domani!). Sono sicura che anche a te capita lo stesso e quindi se finora ti sei rimproverata dicendoti che sei una mezza calzetta perché non riesci a rispettare un proposito, adesso sai che il problema è un altro. La tua povera forza di volontà te la sei giocata tutta durante la giornata, ogni volta che ti sei imposta di fare qualcosa che dovevi fare anche se non ne avevi voglia.

Dirai: ma non posso non lavorare, non fare la spesa, non occuparmi dei figli per scrivere tre pagine al giorno!
Vero.
Ma ora che conosci i tre segreti della forza di volontà, voglio darti due consigli che con me funzionano benissimo.

Scrivi appena puoi.
La mattina presto quando ancora dormono tutti, oppure subito dopo colazione, oppure nella pausa pranzo. Come sai (e anche la mia esperienza lo conferma), è molto difficile che ti rimanga ancora abbastanza forza di volontà per sederti alla scrivania dopo cena, soprattutto se nel frattempo ti sei imposta di non mangiare cioccolato, andare in palestra, essere gentile con tua suocera, non saltare la lezione di uncinetto, cucinare una nuova ricetta e aiutare i tuoi figli a fare i compiti (tutti buoni propositi non strettamente necessari come il lavoro e la spesa, che ti prosciugano di energie, soprattutto se, come la scrittura, non sono ancora diventati un’abitudine). Scrivi subito e non pensarci più!

Compromettiti.
Ufficializza il tuo obiettivo. Parlane con la persona più organizzata che conosci, con l’amica che sembra riuscire in tutto. Diglielo. Chiedile di leggere quello che stai scrivendo. Non importa se è in grado di giudicare la qualità del tuo lavoro. L’importante è che lei sappia cosa vuoi fare e che sia pronta a ricordartelo. Vedrai che il pensiero di dover ammettere una sconfitta con lei ti darà lo stimolo che ti serve per perseverare anche nei momenti in cui, nonostante un obiettivo, nonostante la gratificazione e nonostante le pile cariche, alla tua forza di volontà venga comunque voglia di infilarsi quel bikini.

SAPEVI GIÀ CHE LA FORZA DI VOLONTÀ È UNA RISORSA LIMITATA?
SEI BRAVISSIMA A MANTENERE I TUOI PROPOSITI E VUOI RACCONTARMI COME FAI? SCRIVIMI E RACCONTAMI IL TUO SEGRETO!

Photo Credits: Edy Tassi TradAutrice

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Ciao! Sono Edy Tassi. Amo scrivere, tradurre e occuparmi delle donne che hanno un tesoro da raccontare nascosto dentro di sé.
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"Mr X scese dal taxi e percorse i pochi metri che "Mr X scese dal taxi e percorse i pochi metri che lo separavano dalle porte girevoli dell'edificio..."
Bene, e chissenefrega?
I romanzi raccontano storie che devono essere il più possibile verosimili, nel senso di credibili. Ciò che viene raccontato può essere fantasioso, fantascientifico, il frutto di una creatività sfrenata, ma i lettori devono continuare a pensare che quello che viene raccontato potrebbe davvero accadere, se non in questa realtà, in una realtà parallela.
Così a volte accade che per rendere verosimile una storia, pensiamo di dover raccontare per filo e per segno ciò che avviene nella realtà, fin nei dettagli più noiosi, tipo Mr X che cammina per raggiungere la porta del condominio.
Invece non è così. In una storia dobbiamo raccontare quelli che potremmo considerare gli "highlights", solo ciò che conta, tralasciando appunto le scene in cui non succede niente ma i personaggi entrano ed escono da una stanza, scendono da una macchina per andare in un luogo qualsiasi, si spostano da qui a lì e di fatto, l'unica cosa che succede è che si consumano le scarpe.
📖📖📖
Conoscevi questa espressione? O ti vengono in mente scene di questo tipo?
📖📖📖
Ovviamente poi ci sono le eccezioni. Chi non ricorda la scena in cui Miranda Priestly arriva la prima volta in readazione? Ma lì tutto, dalle scarpe che scendono dal taxi, le riviste e la borsa sotto il braccio e l'andatura fanno da contrappunto al delirio che si sta scatenando negli uffici ed è tutt'altro che una scena inutile!

#edytassi #ispirautrice #perlesescrivi #scrivererosa #paroledellascrittura #writingtips #consiglidiscrittura #vitadascrittrice #ioscrivo #scriveresempre
"Dovremmo considerare persi i giorni in cui non ab "Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta" Nietzsche

Il 29 aprile si festeggia la Giornata Internazionale della Danza.
Se anche tu ami questa disciplina, hai già letto i miei romanzi in cui è proprio la protagonista?
Sono quattro volumi autoconclusivi, che però è comunque meglio leggere in fila, partendo da Assolo.
Eccoli in breve:
- Assolo, romanzo ambientato a Londra, è la storia d'amore tra Nicholas Morgan, un coreografo che mette la danza al di sopra di tutto e che vuole dimostrare al mondo quanto vale, e Arianna Radburn, una delle sue ballerine, che invece sembra mettere al primo posto tutt'altro e per la quale la danza è soprattutto un mezzo.
- Intervallo, una novella ambientata a Londra, è una piccola parentesi che separa la prima storia dalla seconda e che racconta un momento importante della vita di Nicholas e Arianna e mette sotto i riflettori il protagonista successivo Jakob Adams
- Passo a due, ambientato a Milano, è la storia di Jakob Adams un ballerino ossessionato dal bisogno di dimostrare di essere un vero uomo e Nadia Magni, una ballerina a cui hanno insegnato che non ci si può fidare di chi frequenta il mondo dello spettacolo
- Sipario, la novella conclusiva che svela un personaggio misterioso, di cui si è parlato tanto, ma che non era mai comparso direttamente nelle storie.

Li trovi tutti su Amazon!
Appuntamento con il manuale del mese! Stavolta, è Appuntamento con il manuale del mese!
Stavolta, è il turno di un libro meraviglioso, dedicato al concetto di tempo e alla sua gestione.
In questo video, preparati a:
😍 aprire gli occhi sulla storiella del vaso con le mele, i frutti di bosco e la sabbia
😍 scoprire che è meglio limitare i work in progress
😍 imparare quali sono le voci da ignorare nelle to-do-list
😍 scoprire dove si trova l'originalità e quali sono le virtù (insospettabili) della pazienza.
Se poi accarezzi anche tu il sogno di scrivere un manuale, un libro di self-help o un saggio come questo, corri a fare il test che trovi nei miei link in bio e scopri qual è il tipo di manuale perfetto per te!

#edytassi #ispirautrice #scrivererosa #readingtips #selfhelpbooks #consiglidilettura #nonfictionbooks #bookstagram #bookstagramitalia
Tre romanzi e due saggi/mauali. Sono piuttosto sod Tre romanzi e due saggi/mauali.
Sono piuttosto soddisfatta delle letture di aprile. Anche se tre su cinque non sono da standing ovation, le altre due mi hanno conquistata, letteralmente.
Eccole qui:
📖 Oliver Burkeman: uno stupendo saggio sul tempo. Sapevi che ciascuno di noi ha in media 4000 settimane di vita? Hai mai fatto il calcolo di quante ne hai già vissute? Questo testo è stato un fantastico spunto di riflessione, sul fatto che il tempo non è qualcosa che possediamo, ma qualcosa che SIAMO e che ciascuno di noi esiste nel tempo. Il tempo non è qualcosa separato da noi. Da leggere.
📖 Paola Chiozza: una chick-lit scritta benissimo, divertente, avvincente e chi più ne ha, ne metta. Mi è piaciuta la trama, l'ambientazione per me del tutto nuova, i dialoghi brillanti, la credibilità con cui Paola parla di astrofisica. Super super consigliato.
📖 Cecelia Ahern: una women fiction che è anche commedia romantica. Mi ha divertita il fatto che il titolo di ogni capitolo assomigliasse al titolo di un possibile manuale di self-help. Nel romanzo, Christine ha 15 giorni per aiutare Adam ad innamorarsi di nuovo della vita, ci riuscirà?
📖 Sarah Knight: questo per me è un libro no. L'autrice mi è sembrata più preoccupata di mettere in mostra la sua arguzia e la sua capacità di infarcire le pagine di parolacce. L'ho letto in un baleno ma non mi è piaciuto.
📖 Paola Servente: una commedia, anche questa. Carina, leggera, per me un filo troppo scarna nelle descrizioni e nelle atmosfere, ma l'ho letta volentieri. Cardiochirurgo contro cardiochirurgo.

Li hai già letti? Ce n'è uno di cui vorresti scorprire qualcosa di più?

#edytassi #ispirautrice #perleseleggi #readingtips #consiglidilettura #bookstagram #bookstagramitalia #leggosempre #libridaleggere
Conosci l'autrice di PS: I love you? Cecelia Ahern Conosci l'autrice di PS: I love you?
Cecelia Ahern è una delle mie autrici preferite e in occasione della festa di San Patrizio ti ho proposto una serie di storie dedicate ai suoi romanzi (le trovi in evidenza sotto "reading tips").
Oggi ho pensato di proporti la sua writing routine.
Una delle cose più interessanti, secondo me, oltre al fatto che inizia a scrivere ogni suo romanzo a gennaio (e ne scrive uno all'anno), è che per ogni romanzo scrive quattro stesure. La prima, la cosiddetta "zero draft" è quella che scrive di slancio, solo per se stessa. E' una stesura veloce e approssimativa. Poi c'è la seconda stesura, che riempie i vuoti lasciati nella prima. A questo punto invia la stesura all'editore, che suggerisce miglioramenti e modifiche, dai quali nasce la terza stesura e infine c'è la quarta stesura, quella definitiva.
Io ho calcolato che più o meno i conti tornano anche per me. Anche se, per esempio, Non c'è gusto senza te ha avuto praticamente due stesure sole. Ma è stata un'eccezione.

Tu conosci Cecelia? Quale delle sue abitudini di scrittura ti ha incuriosita di più?

#edytassi #ispirautrice #leggererosa #scrivererosa #writingroutine #perlesescrivi #writingtips #consiglidiscrittura #vitadascrittrice #scriveresempre #ioscrivo #bookstagram #bookstagramitalia
"La Ducati Diavel rombava fra le sue gambe. Marco "La Ducati Diavel rombava fra le sue gambe.
Marco mise la freccia all’ultimo minuto e si infilò bruscamente nel parcheggio di Villa Olmo. Zigzagando fra le macchine che facevano manovra, raggiunse il cancello della villa e, dopo aver dato gas con rabbia un’ultima volta, spense il motore. Si sfilò gli occhiali, tolse il casco e venne investito di colpo dall’aria fresca che saliva dal lago. Abbassò il cavalletto e smontò. Poi si diresse a passo di marcia verso il piazzale ricoperto di ghiaia che si allargava davanti alla villa.
C’erano grandi piante frondose e profumate, bordure fiorite che lui notò a stento. Individuò la prima panchina libera e si lasciò cadere con un grugnito scontroso, dando le spalle all’elegante costruzione neoclassica.
Perché te la prendi tanto?, si domandò, allungando le gambe e incrociando le braccia. Le cose stavano andando esattamente come si aspettava, no? Avrebbe dovuto essere contento di aver previsto tutto. Suo padre che lo chiamava per chiedergli consiglio, suo zio che lo tormentava con il suo sarcasmo. La riluttanza di entrambi a dargli ascolto.
La cosa veramente sorprendente era il fatto che lui avesse accettato di tornare e di prestarsi a quella pantomima." 

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Romanzo autoconclusivo
Set: Lago di Como
Enemies to lovers
In esclusiva su Amazon e KU

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"Amore è quando continuo a rivivere nella testa l "Amore è quando continuo a rivivere nella testa le cose che abbiamo fatto insieme. Quando non posso fare a meno di programmarne altre, anche se non so se le realizzeremo mai. Quando di colpo ho come la sensazione che mi manchi qualcosa, in qualsiasi momento della giornata. Sono sempre bastato a me stesso, ma dal momento in cui ti ho conosciuta la vita che mi ero costruito attorno sembra essersi di colpo dilatata e aver lasciato un sacco di spazio vuoto da riempire."

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"Cara Gloria, come vedi, sono al corrente della tu "Cara Gloria,
come vedi, sono al corrente della tua esistenza. E ti domanderai perché non ti ho mai cercata. Forse avrei dovuto farlo quando potevo. Ma certe volte le occasioni perse non tornano.
Non so dove sei e non so cosa fai, se però hai tra le mani questa lettera è perché per qualche motivo sei arrivata a Como.
Chissà cosa ti avranno raccontato di me tua madre e tuo padre o le altre persone che mi conoscevano. Angela di sicuro ti avrà detto che ero un vecchio testardo. E se lo dice lei, è vero. Ma ora mi rimane poco tempo per continuare a esserlo.
Tua madre ha deciso di voltare le spalle a quello che le offrivo e tutto ciò che avrebbe potuto essere suo diventerà di qualcun altro se tu non tornerai a reclamare la tua eredità. Ma c’è qualcosa che desidero sia tuo e che voglio comunque mettere da parte per te.
La villa, l’azienda, i conti correnti sono tutte cose importanti, a cui ho dedicato la mia vita. Forse anche sbagliando. Ma c’è qualcosa di più.
Nella villa ho nascosto il mio tesoro più prezioso e che voglio arrivi comunque a te.
Nessuno sa cosa sia o dove sia, quindi è inutile che chiedi. Devi cercarlo tu. Trovalo e sarà tuo.
In caso contrario, rimarrà dov’è ora. Anche per sempre.
Giovanni"

Effetto Domino
Romanzo autoconclusivo
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Sei una che preferisce stare dentro la palla di ve Sei una che preferisce stare dentro la palla di vetro o fuori?
✨✨✨
Una domanda strana, lo so. Ma di recente ho letto un libro dedicato al blocco dello scrittore, nel quale l'autrice, Becca Syme, si pone proprio questo interrogativo.
Ci sono autrici che hanno bisogno di essere dentro la palla di vetro, cioè dentro la storia, e sperimentarla dall'interno, per poterla scrivere. Altre invece hanno bisogno di vederla nel loro complesso da fuori, da una certa distanza. 
Questo mi ha ispirata a scrivere l'ultimo post, che trovi nel link in bio,  dedicato a un fraintendimento in cui spesso cadiamo tutte. Cioè credere che per diventare scrittrici migliori, dobbiamo diventare scrittrici diverse. Tipo decidere che per migliorare devi diventare una plotter (cioè qualcuno che prima fa tutta la scaletta della storia) se sei una pantser (cioè qualcuno che scopre la storia man mano che la scrive).
🎇🎇🎇
In realtà non è così. Perché per migliorare spesso ha più senso lavorare su ciò che si è, piuttosto che su ciò che non si è, e provare ad avvicinare a sé ciò che ci è lontano, senza cercare di stravolgere tutto. Per esempio, potrebbe essere interessante provare a progettare i personaggi e lasciare che siano poi loro a raccontare la storia, avvicinando a te una tecnica da plotter e adattandola al tuo essere pantser.
💕💕💕
Cosa ne pensi?
In che modo tu hai provato a "migliorarti" lavorando in una direzione opposta a quello che sei, e magari non hai ottenuto i risultati sperati?

Photo by @deerspensa_studio 

#edytassi #ispirautrice #perlesescrivi #scrivererosa #paroledellascrittura #writingtips #consiglidiscrittura #vitadascrittrice #ioscrivo #scriveresempre #writingcoach #writingmentor

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