Sarebbe bello se esistesse un supermercato delle idee?
Un posto con tante corsie dove vai a recuperare quella giusta per te? Quella “garantita” al 100 per cento. Quella testata, senza difetti, a prova di allergie?
Forse sì, ma allora, più che un supermercato, io preferirei una boutique, un laboratorio artigianale, un luogo dove le idee non sono prodotte in serie. Di quelle dove è l’amore di chi le produce a fare la differenza.
Invece, le idee non si comprano. Puoi cercarle, puoi sollecitarle, puoi trovarle. E per renderle speciali non c’è produzione in serie, laboratorio di analisi, grande distribuzione che tenga. Sei tu che può renderle tali, con la tua cura, il tuo amore, e anche il tuo spirito critico (nel mio ultimo post ti ho suggerito un piccolo test preliminare per capire quanto potenziale ha la tua idea).
Ma qui, a volte, casca l’asino. A volte, l’amore che provi per la tua idea ti impedisce di vederne i difetti o, volendo parlare in termini positivi, i margini di miglioramento.
TUTTI HANNO BISOGNO DI UN FEEDBACK
Spesso, l’amore per un’idea si dimostra proprio mettendola in discussione e chiedendo a qualcuno di darci un feedback in merito.
Pensa, perfino i più grandi, come Stephen King, si sottopongono a un parere esterno. Anzi, molto spesso, sono proprio loro a farlo, perché, non ti stupirà scoprirlo, esporsi volontariamente alla critica (purché costruttiva) significa fare sul serio, significa tenerci, significa considerare la scrittura qualcosa di importante.
Oggi quindi ti voglio dare tre dritte sui feedback.
QUANDO CHIEDERLO
Puoi chiederlo più spesso di quanto pensi. In particolare:
- Sull’idea a cui vuoi lavorare;
- Quando hai scritto l’outline;
- Mentre stai scrivendo la prima stesura
- Quando hai terminato la stesura finale.
Si tratta ovviamente di feedback molto diversi tra loro, ma che hanno utilità altrettanto diverse. Potresti voler testare un’idea, se per esempio sei di solito molto sicura della tua scrittura ma non vuoi imbarcarti in un progetto rischioso o se l’idea è ancora un po’ nebulosa.
Puoi voler sentire un parere sulla outline, se hai chiaro il concetto della storia ma vuoi essere certa di cominciare a scrivere con delle basi solide alle spalle.
O magari preferisci confrontarti durante la prima stesura, perché sei una donna di idee ma tendi a perderti nella realizzazione pratica.
Infine, puoi cercare un parere al momento della stesura finale per capire quali sono i margini di miglioramento e quale strada percorrere ora che hai finito.
FOCALIZZA IL FEEDBACK
Puoi chiedere un parere generico, ma se hai dei dubbi specifici, fai domande specifiche.
Chiedi se l’ambientazione funziona. Oppure approfondisci la resa dei dialoghi. In questo modo aiuterai chi ti vuole aiutare. E potrai raccogliere pareri più puntuali.
Un generico “cosa ne pensi” funziona se ti rivolgi a un professionista, che di suo ha un occhio allenato a individuare più punti di forza o criticità. Ma in tutti gli altri casi, se ti rivolgi a una beta reader, meglio andare dritti al punto e sondare il terreno su quegli aspetti in cui ti senti meno forte.
CERCA FEEDBACK UTILI
Cosa intendo?
Normalmente possiamo ottenere quattro tipi di feedback:
- la critica: quello che stai facendo è sbagliato e va cambiato;
- il consiglio: quello che stai facendo è giusto ma si può fare meglio;
- il complimento: quello che stai facendo è giusto e va lasciato così;
- il suggerimento: quello che stai facendo è sbagliato ma può restare così.
A quale di questi feedback devi puntare? Diciamo che un buon feedback non si tira indietro davanti a nessuna di queste possibilità. Molto dipende da quanto credi nella tua idea, nelle tue capacità e nella persona che te lo sta dando.
La cosa importante però è che tu impari a distinguere tra questi quattro diversi tipi di feedback e, con grande serenità, decidi di ascoltare quelli che ti servono. La critica è una stroncatura che non ti aiuta? Dimenticala. Il consiglio è di parte? Valuta fino a che punto puoi tenerne conto. Il complimento è di parte? Goditelo ma non dormire sugli allori. Il suggerimento è vago? Chiedi delucidazioni.
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