La settimana scorsa ti ho accennato a una serie di errori di mindset che ti impediscono di finire il tuo romanzo. Te li ricordi?
Gli errori di mindset nascono da convinzioni, gesti ripetuti, informazioni introiettate che diventano parte del nostro modus operandi istintivo e, molto spesso, ci appaiono come atteggiamenti addirittura virtuosi. Invece, subdolamente, ci penalizzano.
QUESTO L’HO COMMESSO IO!
Ti faccio un esempio che riguarda me e uno degli errori di cui parleremo.
Anni fa, stavo scrivendo una storia che mi piaceva molto. Ero convinta che fosse una genialata. Anzi, in realtà di genialate secondo me ce n’erano due.
Avevo cominciato a scrivere una cinquantina di pagine e mi sentivo veramente ispirata. Non vedevo l’ora di sedermi alla scrivania e continuavo a pensare alla storia.
Poi…
… ho condiviso il mio progetto con una persona, chiedendole cosa ne pensasse, perché ritenevo che mi avrebbe dato un parere utile e costruttivo.
Invece, questa persona ha bocciato il mio progetto, dicendo che il genere si stava esaurendo (la chick-lit!). E io, indovina cosa ho fatto? Ho smesso di scrivere. Ho messo quel progetto nel cassetto. L’ho abbandonato. Con il senno di poi, ovvio che sia tu che io sappiamo che ho sbagliato, perché la chick-lit è ancora viva e vegeta, e perché, proprio come dice Elizabeth Gilbert nel suo Big Magic, l’idea (una delle due genialate), è andata a cercare qualcun altro che la realizzasse. Il motivo dell’errore, però, non è aver dato ascolto a quella persona, ma non aver creduto abbastanza al progetto.
Se credi in quello che fai, non è certo un parere a dissuaderti, no?
Io invece ero insicura e quindi sono caduta nel tranello che la mia mente mi ha teso, cancellando quello che IO pensavo e sostituendolo con quello che pensava l’ALTRA PERSONA.
Ora, non voglio dire che non devi ascoltare i pareri altrui (in fondo, anche quelli che ti do io sono pareri e mi piacerebbe molto che tu li ascoltassi), ma che uno degli errori di mindset che ti impediscono di finire il tuo romanzo è proprio quello di non credere abbastanza nel tuo progetto. Perché se non ci credi, ti esponi troppo al parere altrui e rischi che le tue azioni vengano condizionate, spesso nel modo sbagliato, da questa insicurezza.
Benissimo, e dunque,
RISOLVIAMO GLI ERRORI DI MINDSET
O quanto meno riflettiamoci su, nel dettaglio.
1. Pensi che per scrivere, tu debba aspettare l’ispirazione.
Molte volte, confondiamo l’ispirazione con altri elementi necessari alla scrittura. Per esempio, la VOGLIA di scrivere. È facilissimo sovrapporre questi due elementi. Se mi sento ispirata ho voglia di scrivere, se ho voglia di scrivere mi sento ispirata. Ovviamente vale il contrario. Non mi sento ispirata e quindi non ho voglia di scrivere. Non ho voglia di scrivere perché non mi sento ispirata.
Peccato che se aspetti che le due cose coincidano, potresti dover aspettare un bel po’, prima di scrivere. Quanto sei disposta ad aspettare?
Un giorno. Una settimana. Un mese.
Capisci anche tu che il rischio è di non scrivere mai.
Se la cosa non ti preoccupa, accomodati pure, e aspetta l’ispirazione. Ma se invece il tuo obiettivo è di finire di scrivere il tuo romanzo, allora non hai scampo. Scrivi sempre, ogni volta che puoi. Ispirazione o meno. Decidi un momento della giornata adatto alla scrittura e presentati all’appuntamento. Vedrai che l’ispirazione, accorgendosi che sei lì ad aspettarla, capirà che fai sul serio e ti sosterrà.
2. Ti lasci smontare dai pareri altrui.
Se ti capita di dare molto peso a quello che dicono gli altri, fermati a pensare al tuo progetto. Cosa ti entusiasma? Qual è l’elemento che ti piace e su cui vuoi lavorare?
Se non sei sicura di quello che stai facendo e del perché lo stai facendo, i pareri altrui saranno sempre venti capricciosi in grado di spingere la tua barca ora in una direzione ora in un’altra. Ma sei tu, che dentro di te, li devi considerare, valutare e poi accettare o scartare. E non devi farlo da un luogo di ansia, paura, insicurezza.
Paradossalmente, se sei un tipo insicuro, non chiedere pareri. Tira dritto, qualsiasi cosa stai facendo. Chiedi un parere solo se sai che sei in grado di mantenere la lucidità necessaria per valutarlo e la forza necessaria per respingerlo. E quando ti senti incerta, per prima cosa, parti da te. Guardati dentro, ripensa al tuo progetto. Perché lo hai cominciato, cosa ti aveva convinta, qual è il suo scopo. Impara a gettare radici profonde a quello che fai.
3. Hai deciso che questo libro sarà IL libro
Riponi tutte le tue speranze in questo progetto. Vuoi che sia l’opera con la quale sfonderai, scalerai le classifiche, guadagnerai un sacco di lettrici, di recensioni, di soldi. E quindi, giorno dopo giorno, l’ansia monta. Le cose scricchiolano. La trama comincia ad apparirti scontata, perciò pensi di modificarla un po’. Oppure ci sono dei personaggi che ti convincono sempre meno. Scrivi un capitolo e ti domandi se sarà davvero così bello, avvincente, emozionante da farti ottenere quello che vuoi.
D’altra parte, questo libro deve essere il tuo capolavoro, no?
Tutto questo lavorarci su, però, ti rallenta. E più le tue ambizioni si alzano, più la storia ti sembra inadatta e tu ti senti demotivata.
Lascia che ti dica una cosa. Non sei TU a decidere se questo libro sarà IL libro. Lo decidono le lettrici.
Quante volte hai letto dei bestseller e ti sei chiesta. Tutto qui?
Quante volte hai letto un capolavoro e ti sei chiesta perché non sia finito per mesi in testa alle classifiche?
Solo alcuni successi vengono studiati a tavolino. Normalmente, diventano successi i libri che diventano successi. Quindi, non caricarti di aspettative, perché rischi di convincerti che il libro che stai scrivendo non sia abbastanza, e di non finirlo mai. Comincia a scrivere qualcosa che convince te, prima di voler scrivere qualcosa che convinca l’Universo intero.
4. Ti sei convinta che questo libro faccia schifo
Ok, non sarà perfetto. Dopotutto, la perfezione è un obiettivo molto difficile da raggiungere. Però, quando scrivi, te ne dimentichi. Vuoi perché è il sogno della tua vita, vuoi perché lo stai caricando di aspettative grandissime, vuoi perché ti sei scelta degli esempi altissimi con cui paragonarti, fatto sta che il tuo romanzo ti sembra una schifezza e non sei più convinta che valga la pena lavorarci su.
Quello però a cui devi puntare, se vuoi finire il tuo romanzo, non è la perfezione, ma qualcosa di ancora più importante.
L’integrità.
Perché se la perfezione non esiste, l’integrità sì.
Sei integro quando rispetti i tuoi valori, quando sei accurata. Quando, come si dice, you walk the talk. L’integrità si fonda sui parametri che tu scegli per te stessa e che decidi di rispettare.
Lo stesso vale per qualsiasi progetto.
Pensa a quali sono i principi del tuo libro. Qual è il suo scopo? Qual è il messaggio? Sposta l’attenzione da un’ipotetica, e irraggiungibile, perfezione, a quali sono i principi del progetto. Vuoi far ridere? O raccontare una storia commovente? Vuoi scrivere una novella, un romanzo, un racconto? E più in generale, a chi vuoi parlare?
Rifletti e identifica i principi su cui si basa il tuo progetto e poi assicurati di rispettarli. Questo è importante.
La perfezione è un’utopia, l’integrità no. Scegli l’integrità e finisci il tuo romanzo.
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