Lo hai mai notato? Un medico difficilmente fa fatica a dire che è un medico. Lo stesso un avvocato, un professore, un parrucchiere… eppure, tu, se sei come me, fai una grande fatica a definirti una scrittrice. Il dubbio è sempre lì. Posso farlo? Non posso farlo?
Negli anni, per me è sempre stato più facile definirmi una traduttrice che una scrittrice, nonostante io abbia lavorato tanto per scrivere libri miei quanto per tradurre libri altrui.
Ultimamente, poi, visto che non sto pubblicando da un po’ e la mia professione si è fatta più nebulosa, a chi mi chiede cosa faccio nella vita rispondo con un generico “lavoro nell’editoria”. Poi, se la persona è interessata entro nello specifico e racconto di me. Ma difficilmente uso il termine “scrittrice”. È più probabile che usi un giro di parole del tipo “scrivo” oppure “ho scritto tot romanzi” ecc.
Se tutto questo ti suona familiare, forse ti interessa conoscere le mie riflessioni al riguardo e scoprire cosa puoi fare anche tu per sbloccare la situazione e imparare, finalmente, a definirti una scrittrice senza troppi imbarazzi.
DA DOVE NASCE IL DUBBIO
Puoi definirti una scrittrice? Siamo un po’ tutte abituate a pensare che per poterci definire in un certo modo abbiamo bisogno di una certificazione esterna. Sono un medico perché ho una laurea in medicina. Sono un avvocato perché ho una laurea in giurisprudenza. Sono un parrucchiere perché ho un diploma professionale.
Ma se vuoi definirti una scrittrice, be’, il diploma ufficiale non esiste (o per lo meno, esistono delle scuole più o meno autorevoli, certo, ma chissà perché il dubbio rimane).
Bene, ti svelo un primo, banale, segreto: con ogni probabilità anche l’avvocato, il medico, il parrucchiere ecc… spesso, fanno fatica a definirsi tali, perché l’insicurezza non è appannaggio solo di chi scrive. Ma il punto non è quello. Il punto è capire da dove nasce il dubbio. O ancor prima, cos’è il dubbio?
Il dubbio è uno strumento di controllo. Serve per capire se quello che vuoi è davvero quello che vuoi e se sei disposta a fare quello che serve per ottenerlo.
È un po’ l’ago della bilancia tra desiderio e paura.
Il dubbio, in sostanza, nasce dal desiderio di ottenere qualcosa che sembra incerto da ottenere.
Il tuo desiderio è quello di fare la scrittrice. Ma hai paura di non farcela. E così nasce il dubbio. Che però va riformulato. Perché il dubbio vero non è se siamo o no scrittrici. Quello di cui dubitiamo, nella maggior parte dei casi, è di riuscire a FARE quello che fa una scrittrice.
VERIFICA L’OBIETTIVO
Se non riesci a definirti una scrittrice,dunque, forse è perché pensi di non fare quello che fa una scrittrice.
Pensi di non poterti definire una scrittrice perché non scrivi abbastanza? O perché non vendi abbastanza? O perché dovresti farti pubblicare da una casa editrice invece che uscire in self? O magari perché non hai duemila valutazioni/recensioni su Amazon?
Se la situazione è questa, la prima cosa da fare è verificare l’obiettivo.
Quali sono, secondo te, le coordinate che identificano una scrittrice?
Prova a elencarle:
- scrivere tutti i giorni (qui e qui trovi alcuni suggerimenti!)
- scrivere un romanzo all’anno
- pubblicare con una casa editrice tradizionale
- venire recensita da un inserto culturale
- entrare nella top ten delle classifiche di vendita
- vivere di scrittura
- venire riconosciuta dalle persone
- essere intervistata in televisione
- vincere un premio letterario
Le possibilità sono tante e non si esauriscono qui. Ovviamente, ci può essere chi ritiene che per potersi definire una scrittrice deve raggiungere TUTTI questi obiettivi, ma sappiamo che sono pochi quelli che ci riescono e di conseguenza sarebbero pochi quelli che possono definirsi scrittori, secondo questi standard, vero?
IL DUBBIO NON SPARISCE MAI
Anche se tu dovessi essere una delle fortunate che riesce a ottenere tutte queste cose, capiterà ancora che il dubbio torni. Primo perché capiterà la volta che non riesci a scrivere un romanzo all’anno, o la volta in cui non vieni candidata per un premio, o che non entri nelle classifiche di vendita. Tutti gli scrittori e le scrittrici, anche i più famosi, a volte dubitano. Il dubbio va e viene, si affievolisce e poi ritorna. Perché, appunto, nasce dalla paura di non ottenere quello che si desidera.
Perfino Stephen King, a volte, dubita di essere davvero uno scrittore (e ho detto tutto!).
DUE SOLUZIONI SE VUOI IMPARARE A DEFINIRTI UNA SCRITTRICE
Se non riesci a definirti una scrittrice, dunque, è perché non hai ottenuto quello che volevi (gli obiettivi che hai elencato) o hai paura di non ottenerli. Di fatto, quindi, il dubbio di essere o meno una scrittrice nasce dalla paura del fallimento.
La soluzione è di trovare sicurezza nonostante la paura. Prendere ogni paura e trasformarla in una possibilità.
E se non riesco a scrivere tutti i giorni? Ne approfitterò per fare brainstorming mentre sono impegnata in altro.
E se non riesco a scrivere un romanzo all’anno? Dedicherò più tempo al romanzo che sto scrivendo per tentare di renderlo diverso da tutti i precedenti.
E se non riesco a pubblicare con una casa editrice tradizionale? Sarà l’occasione per sperimentare una strada che non ho mai battuto prima.
Ci sono di sicuro degli obiettivi che sono più all’interno della nostra sfera d’azione, tipo scrivere tutti i giorni o scrivere un romanzo all’anno, ma molti non dipendono da noi e quindi la capacità di trasformare un possibile fallimento in una possibilità è ancora più importante.
Per questo motivo, penso che il criterio fondamentale se vuoi definirti una scrittrice è decidere di accettare il rischio di non raggiungere questi obiettivi e scegliere di trasformare la paura in opportunità.
Infine, scegli di credere a qualcosa che non puoi vedere. In sostanza, abbi fiducia. Capiteranno dei momenti in cui riceverai conferme rispetto al tuo essere una scrittrice: recensioni positive, interviste, contratti di pubblicazione. Rappresentano l’equivalente del diploma o della laurea del parrucchiere e dell’avvocato. Ma quando questi riscontri non arrivano, devi poter comunque credere a qualcosa che non stai vedendo. E per farlo può aiutarti mettere per iscritto un tuo personale manifesto. Qualcosa che definisca i tuoi valori di scrittrice, perché scrivi, cosa ti regala la scrittura, e soprattutto il proposito di non smettere di scrivere.
RICAPITOLANDO
- Ogni scrittore si sente insicuro. In pratica, se ti senti insicura, allora puoi definirti una scrittrice!
- Datti il permesso di fallire in qualcuno degli obiettivi che pensi facciano di te una scrittrice e cerca di trovare un elemento positivo nella cosa. Trasforma il fallimento in una possibilità.
- Scrivi un tuo personale manifesto, che ti permetta di avere fiducia nel fatto che sei una scrittrice, anche quando ti sembra di non ricevere conferme dall’esterno.
Una delle cose che ti fanno dubitare di essere una scrittrice è la costanza? La mia agenda per scrittrici è lo strumento che puoi aiutarti a risolvere il problema. La trovi su Amazon, ed è perfetta per aiutarti a conciliare la vita di tutti i giorni con la scrittura, tenere traccia dei progressi e non perdere mai la motivazione!
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