Sei seduta alla scrivania, hai bene chiaro in mente chi sono i tuoi personaggi e cosa succede loro (non è così? allora iscriviti alla lista d’attesa del mio percorso “MADREPERLA”, su come costruire personaggi credibili e irrisistibili), hai anche metabolizzato alla perfezione quello che ti ho spiegato sull‘importanza della prima pagina. Ora, devi solo iniziare a scrivere. Ma… da che punto della storia?
E lì ti fermi.
A volte infatti, l’ostacolo più grande è proprio questo. Quale, tra le tante scene, tra i tanti momenti che compongono la trama del tuo romanzo, deve essere il primo, quello che conquisterà le tue lettrici?
Le alternative non sono tante. O cominci dall’inizio o cominci in media res.
Cominciare dall’inizio
Innanzitutto, qual è l’inizio di un romanzo? In teoria l’inizio della tua storia potrebbe essere un momento qualsiasi della vita dei personaggi. Dal primo vagito in poi. Ma ovviamente non avrebbe nessun senso partire da così lontano. Primo, perché le tue lettrici si annoierebbero a morte; secondo, perché il libro rischierebbe di fare concorrenza ai volumi di un’enciclopedia. Invece, di solito si identifica l’inizio di un romanzo nell’ultimo momento possibile prima dell’evento scatenante. Cosa vuol dire? Che se l’evento scatenante della tua storia è la classica sposa che scappa davanti all’altare, l’inizio del tuo romanzo sarà quella serie di scene che ti permettono di far conoscere alle lettrici la sposa, lo sposo e inquadrare la situazione in modo che quando lei scapperà, loro sapranno perché.
Un inizio classico infatti, parte di solito dalla descrizione dello status quo. Chi è chi. Cosa fa. E il trucco per non annoiare, in un inizio di questo tipo, è appunto non partire troppo presto. Se prima di arrivare al momento della fuga sull’altare cominci raccontando la storia della sposa dal suo primo fidanzatino delle medie in poi, direi che sei partita troppo presto.
Il vero inizio di una storia è quel momento in cui, fondamentalmente, non è ancora successo niente di drammatico, ma sta per succedere.
Comincia così Non c’è gusto senza te. L’evento scatenante è quello in cui Massimiliano, lo chef protagonista del romanzo, e Caterina, la blogger, vengono invitati a partecipare a un gioco culinario televisivo. Io però ho iniziato un passo prima, nel momento in cui ciascuno dei due vive ancora nel suo status quo e quasi non sono consapevoli l’uno dell’esistenza dell’altra.
Cominciare in media res
L’alternativa a un romanzo che comincia dall’inizio è un romanzo che comincia in media res, cioè nel vivo dei fatti. Riprendendo l’esempio della sposa, nel momento in cui la sposa raccoglie le gonne, si volta e scappa. Si tratta di un inizio di sicuro molto più coinvolgente di quello classico, nel quale le tue lettrici diventano quasi inconsapevolmente delle detective impegnate a scoprire tutti i tasselli che compongono il quadro completo. Ecco qualche regola per orientarsi:
- Inizia dall’evento che altera lo status quo. Può essere un gesto imprevedibile, una decisione impulsiva, un problema da risolvere, una situazione di difficoltà;
- scegli un evento che abbia un significato all’interno della tua trama. L’evento che altera lo status quo non deve essere un cataclisma senza nessun collegamento con quello che accadrà ai personaggi. Il crollo della borsa è sicuramente un evento catastrofico, ma che può condizionare solo marginalmente la vita dei tuoi protagonisti. Lo stesso dicasi di una tempesta, di un maremoto. In certi casi, quindi, può rivelarsi più destabilizzante una torta bruciata che un incendio;
- decidi in che modo riempirai gli spazi. Se inizi il tuo romanzo nel momento in cui lei scappa dall’altare, dovrai trovare il modo di spiegare perché, di solito con dei flashback o attraverso dei dialoghi;
- pensa sempre a come incuriosire le tue lettrici, costringendole a domandarsi chi è chi, perché si comporta così, cosa succederà dopo, in modo che continuino a leggere fino all’ultima pagina.
Tra i miei romanzi, comincia in media res Assolo, il primo capitolo della serie SULLE PUNTE dedicata alla danza, quando il coreografo, Nicholas Morgan, scopre che Arianna Radburn, una sua ballerina, si esibisce in un locale per soli uomini.
Attenzione!
Se il rischio di cominciare dall’inizio è di identificare questo inizio in un punto troppo lontano, anche cominciare in media res presenta insidie da cui tenersi alla larga. Innanzitutto, rischi di cominciare troppo avanti, dando per scontate cose che poi non riesci più a inserire nella trama. In questo caso le tue lettrici potrebbero fare troppa fatica a seguire la storia e abbandonare la lettura (oddio no!). E questo è un errore che ne innesca altri, tipo dover costruire il tuo romanzo con un struttura poco piacevole, fatta di continui flashback o di lunghi dialoghi pieni di info dumping. Hai presente? Quando due personaggi parlano e si capisce benissimo che non stanno parlando tra loro, ma con te che leggi?
Quindi anche l’inizio in media res, così pirotecnico e affascinante, va pensato e ragionato.
COMINCIARE NEL MODO GIUSTO È FONDAMENTALE. PER ESEMPIO, CREANDO PERSONAGGI DI CUI LE TUE LETTRICI SI INNAMORERANNO PERDUTAMENTE.
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“Madreperla”
Photo Credits: Edy Tassi TradAutrice
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