L’anno nuovo inizia a gennaio, ma settembre è un altro ottimo momento in cui fare buoni propositi e cercare di rispettarli.
Io amo moltissimo settembre. Per me settembre è un mese che sa di possibilità e progetti.
Intanto, comincia la scuola. Il che significa che sono molto, molto più libera. E poi, sin dai tempi in cui su banchi mi sedevo io, settembre mi è sempre sembrato il mese del vero inizio. Libri nuovi, cartella nuova. La possibilità di imparare materie nuove o iscrivermi a corsi nuovi. E poi, il cambio del guardaroba, i negozi pieni di maglioncini, cappotti e stivali.
Ma il motivo principale per cui amo settembre è che mi permette di prendere “la rincorsa” per cominciare l’anno seguente con lo spirito giusto. Tutto quello che voglio fare nel 2019, per esempio, posso cominciare a impostarlo e prepararlo da settembre a dicembre, per essere pronta, allo scoccare del 1° gennaio, con i motori accesi e rombanti.
Anche i buoni propositi di settembre, però, rischiano di naufragare esattamente come quelli di gennaio.
Ormai non conto più le volte in cui mi sono detta: da settembre vado in palestra; da settembre mangio più sano; da settembre organizzo meglio il lavoro. Ma, come a gennaio, dopo qualche settimana le uniche cose che rimangono di quei buoni propositi sono: la nuova iscrizione inutile alla palestra, l’ennesimo libro di ricette che mi limito a sfogliare; una pila di agende che non uso. Ti ho fatto solo qualche esempio ma potrei andare avanti e so che in molti casi ti riconosci anche tu. Vero?
Be’, negli ultimi tempi invece mi sono resa conto di una cosa. Anzi due.
– Che questi propositi in realtà funzionavano poco perché erano troppo vaghi e lasciavano la porta aperta a troppe scappatoie.
– Che, per quanto importanti e validi, erano troppi.
Quindi, ho cercato di capire come risolvere questi due problemi. Se vuoi scoprirlo anche tu, ecco cosa ho fatto.
– Ho scelto solo tre buoni propositi. Il tre è un numero che mi piace moltissimo. Intanto il mio nome è composto da tre lettere e poi è un numero che ha un sacco di significati simbolici. In più, tre buoni propositi mi permettono di intervenire su altrettanti aspetti della vita da autrice: la scrittura, la salute, il tempo libero.
– Ho imparato a trasformare i buoni propositi in obiettivi. Cosa significa? Che quel “da settembre vado in palestra”, è diventato “da settembre, a metà mattina, faccio dieci volte le scale di casa” (sono tre rampe, mica male!); “da settembre mangio più sano” è diventato “da settembre inizio tutti i giorni il pranzo con un’insalata”; “da settembre organizzo meglio il mio lavoro” è diventato “da settembre dedico il lunedì mattina esclusivamente alla creazione di contenuti per il mio blog”.
In poche parole, ho trasformato qualcosa di generico in qualcosa di specifico. Gli inglesi usano l’acronimo SMART per indicare le caratteristiche di un obiettivo perfetto, e cioè Specific (Specifico), Measurable (Misurabile), Achievable (Realizzabile), Realistic (Realistico) e Time bound (Con un limite di tempo).
E tu, cosa potresti fare?
Ti do qualche suggerimento a cui ispirarti:
– leggere mezz’ora al giorno un libro di un genere diverso dal tuo per trarre ispirazione;
– leggere mezz’ora al giorno una rivista e appuntarti su un taccuino le idee che potrebbero tornarti utili o ispirarti;
– scrivere mezz’ora al giorno;
– dedicare mezz’ora al giorno alla ricerca di un argomento importante per il tuo prossimo libro (non quello che stai scrivendo ora);
– fissare un appuntamento settimanale di un’ora con una collega per fare un po’ di brainstorming insieme;
– uscire tutte le mattine per mezz’ora di camminata creativa.
Potrei andare avanti per altre dieci pagine, ma sono sicura che hai capito. Perciò ora siediti nel tuo angolo preferito della casa e prova a pensare a quali possono essere i tuoi tre propositi di settembre. Ovviamente, se ti sembrano troppi, puoi cominciare a fissarne due, o addirittura uno (qui trovi un mio post sulle abitudini che può esserti utile). Puoi cominciare con il primo, mantenerlo fino a ottobre e poi aggiungere il secondo. Come preferisci. Anche io di solito faccio così, perché mi conosco e so che se metto troppa carne al fuoco poi il rischio che tutto salti è altissimo.
ANCHE TU AMI SETTEMBRE? HAI GIÀ PENSATO A QUALI SONO I TUOI BUONI PROPOSITI PER L’AUTUNNO? RACCONTAMELI, SONO MOLTO CURIOSA!
Image Credits: Edy Tassi TradAutrice
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