Sin da bambina ti avranno insegnato che non bisogna dire le bugie. E in effetti, nella vita di tutti i giorni le bugie sono antipatiche, possono far soffrire, creano tensione e ci impediscono di conoscere le persone per quello che sono davvero.
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Ehi, un momento. Ma tutto questo è fantastico!
Voglio dire… Tensione. Conflitto! Mistero!! Se non sono gli elementi di una buona storia, allora cosa sono?
Però, attenzione, non ti sto dicendo che i tuoi libri devono essere pieni di bugie, perché quelle, se cerchi di rifilarle alle lettrici, non vanno bene. Le lettrici si devono fidare di te, ricordi? Te ne ho parlato ampiamente qui.
Le bugie che fanno bene ai libri, sono altre.
1. Quelle a cui credono i tuoi personaggi.
2. Quelle che raccontano i tuoi personaggi.
Partiamo dalle prime.
1. All’inizio di un romanzo, la protagonista ha sempre il suo bagaglio di convinzioni, punti fermi, principi e via dicendo, vero? Li ha maturati giorno per giorno, sulla base delle esperienze vissute, sulla base degli insegnamenti ricevuti. Sono i pilastri su cui poggia la sua vita, i parametri che condizionano le sue decisioni. Lei ci crede. Ci conta. Sono la sua bussola.
Ma se questi pilastri non fossero così solidi? Se nascondessero qualcosa di sbagliato? Se ci fosse una crepa, un’incrinatura che impedisce alla protagonista di ottenere quello che vuole? A sua insaputa?
Ecco, questa è la bugia. La bugia più importante del tuo romanzo. Quella in cui crede la tua protagonista. Quella che lei deve smascherare per raggiungere il suo obiettivo, per crescere, per migliorare.
Magari è convinta di essere un’inguaribile pasticciona (bugia). Magari pensa che il segreto della felicità sia sposare un uomo ricco (bugia). Magari cerca a tutti i costi di primeggiare sugli altri perché pensa che valga solo la pena di essere i migliori (bugia).
Come vedi, si tratta di bugie di cui lei è all’oscuro, ma che deve smascherare nel corso del libro attraverso le prove che tu le farai affrontare. Quella in cui crede, è una bugia che non viene esplicitata, ma si scopre piano piano, con lo svolgersi della storia.
In Assolo, per esempio, Arianna Radburn pensa che il sesso sia uno strumento. E Nicholas Morgan è convinto di voler arrivare al successo anche per realizzare un sogno irrealizzato di sua madre. Bugie, che li rendono fragili e allo stesso tempo forti agli occhi delle lettrici.
2. Quanto al secondo tipo di bugie… be’, non ci vuole molto per capire che una protagonista bugiarda è perfetta per creare conflitto, vero?
Tuttavia, ci sono bugie che funzionano meglio e bugie che funzionano peggio. Se per esempio la tua protagonista mente in continuazione, senza un perché, alla lunga risulterà infantile e fastidiosa. Se mente però per aiutare qualcuno, le sue bugie assumono tutto un altro valore. E lo stesso vale se mente per danneggiare qualcuno.
Un personaggio che mente per abitudine può avere senso, se il senso è quello di insegnargli che le bugie possono risultare pericolose. O comunque se a ogni bugia, lui in qualche modo cambia. Le bugie gli servono per trarsi d’impaccio, per scansare responsabilità?
Ricordati sempre che le bugie nella coscienza collettiva rappresentano un errore, quindi bisogna che quell’errore, alla lunga sia giustificato. Che ci sia una punizione, una lezione da imparare.
UN APPUNTO SUL POV
Come molti aspetti della narrazione, anche le bugie hanno due facce, perciò è bene che tu ne sia consapevole.
Se stai scrivendo dal punto di vista della protagonista, e le bugie è lei a dirle, puoi approfittarne per mostrare alle lettrici cosa pensa mentre le dice e come si giustifica con se stessa, sul perché le dice. E quindi puoi in un certo senso offrirle la possibilità di un’attenuante o di un’aggravante.
Se invece il pov non è quello della protagonista, puoi giocare sul mistero e decidere come e quando la bugia verrà scoperta, fin dove è disposta ad arrivare la tua bugiarda ecc… soprattutto se è allenata e riesce ad apparire sincera anche quando non lo è.
SE CI PENSI I LIBRI SONO SEMPRE PIENI DI BUGIE. BISOGNA IMPARARE A SFRUTTARLE. PROVA A PENSARE A QUELLO CHE STAI SCRIVENDO O HAI SCRITTO TU. A QUALI BUGIE HANNO CREDUTO I TUOI PROTAGONISTI? QUALI HANNO RACCONTATO?
Photo Credits: Edy Tassi TradAutrice
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